“Desidero esprimere un ringraziamento ai quattro studiosi che hanno ricevuto il premio prestigioso conferito dalla Fondazione Balzan, per avere illustrato il significato dei loro studi e il senso del loro impegno scientifico”. Parole, queste, pronunciate ieri al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di consegna dei Premi Balzan 2024. Rivolgendosi ai protagonisti di questo importante riconoscimento, il Capo dello Stato ha sottolineato il valore profondo della ricerca scientifica, definendola un pilastro del progresso umano e un faro di speranza in un’epoca complessa.
Il valore della ricerca
“Al di là dell’apparente distanza tra gli ambiti di ricerca dei loro studi vi è un filo comune che li lega ed è il valore della ricerca scientifica, l’avanzamento della conoscenza, il benessere dell’umanità”, ha evidenziato Mattarella. Le sue parole hanno posto l’accento sull’importanza di sostenere la scienza e la cultura in un momento storico segnato da sfide globali, quali il cambiamento climatico, le crescenti disuguaglianze sociali e la necessità di nuovi modelli di sviluppo sostenibile: “In questo periodo storico è un messaggio di grande importanza, davvero definibile prezioso”, ha aggiunto.
In questo contesto il Presidente ha sottolineato come la ricerca non sia soltanto un mezzo per affrontare le grandi crisi globali, ma anche uno strumento per creare dialogo tra culture e nazioni. È proprio attraverso il sapere e l’innovazione che si possono gettare le basi per una società più equa, solidale e sostenibile.
I protagonisti del Premio
Istituiti per onorare eccellenze nel campo della scienza e delle discipline umanistiche, i Premi Balzan rappresentano uno dei riconoscimenti più prestigiosi a livello internazionale. Quest’anno i vincitori hanno brillato per i loro studi innovativi in settori apparentemente distanti, ma tutti accomunati dalla finalità di migliorare il futuro dell’umanità.
A ricevere l’ambito premio, direttamente dalle mani del Capo dello Stato, sono stati quattro illustri accademici: il Prof. John Braithwaite (Australia), premiato per i suoi studi sulla Giustizia riparativa, che offrono nuovi approcci al trattamento dei conflitti e delle disuguaglianze sociali, promuovendo percorsi di riconciliazione; la Prof.ssa Lorraine Daston (Germania/Usa),riconosciuta per il suo contributo alla Storia della scienza moderna e contemporanea, che ha ampliato la comprensione del rapporto tra conoscenza scientifica e società; il Prof. Michael N. Hall (Svizzera/Usa), premiato per le sue ricerche sui Meccanismi biologici dell’invecchiamento, che aprono nuove prospettive nella lotta alle malattie legate all’età e al miglioramento della qualità della vita; il Prof. Omar Yaghi (Usa), insignito per i suoi studi sui Materiali nanoporosi per applicazioni ambientali, che rappresentano una frontiera per la sostenibilità e la lotta al cambiamento climatico.
Il Quirinale come simbolo di unità e speranza
La cerimonia non ha celebrato solo l’eccellenza scientifica, ma anche il suo ruolo fondamentale nell’unire popoli e culture. Il Presidente ha voluto rimarcare l’importanza del Palazzo del Quirinale come luogo simbolico per trasmettere un messaggio universale di speranza, progresso e collaborazione. “Sono lieto che questo messaggio sia stato sottolineato proprio qui”, ha spiegato. Oltre la scienza: un omaggio al valore umano La giornata di ieri è stata segnata da un ulteriore momento di celebrazione: Mattarella ha ricevuto una delegazione del Reparto Attività Sportive di Paracadutismo, guidata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, Generale Carmine Masiello.