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I manifestanti Maori marciano verso la capitale della Nuova Zelanda per una controversa legge

domenica, 17 Novembre 2024
1 minuto di lettura

Migliaia di persone hanno marciato, venerdì, verso la capitale della Nuova Zelanda dopo l’approvazione di un disegno di legge che reinterpreterebbe il documento fondativo del paese, scritto 184 anni fa. In tutto il paese si stanno svolgendo manifestazioni contro il Treaty Principles Bill, mentre una marcia di nove giorni, nota come hikoi, si dirige verso Wellington. La polizia neozelandese ha stimato che circa 10.000 persone abbiano marciato attraverso Rotorua, a circa 280 miglia a nord dalla capitale. I manifestanti sono stati accolti da centinaia di persone che sventolavano la bandiera Maori e intonavano cori. Giovedì, durante la prima udienza parlamentare del ddl volto a ridefinire i principi del Trattato di Waitangi, i leader indigeni Maori hanno eseguito un’haka, una danza tradizionale che simboleggia una sfida. La deputata ventiduenne Hana-Rawhiti Maipi-Clarke ha strappato una copia del ddl e ha guidato l’haka in Parlamento. Firmato nel 1840 tra la Corona britannica e oltre 500 capi Maori, il trattato stabilisce le modalità di governo concordate dalle due parti. La scorsa settimana, il partito ACT New Zealand, partner minore della coalizione di centro-destra al governo, ha presentato il ddl, promesso durante le elezioni dell’anno passato. Il partito ha criticato la condivisione di alcune questioni di governance tra lo Stato e i Maori, sostenendo che i cittadini non indigeni sono penalizzati dalle politiche concepite per sostenere la popolazione Maori. Tuttavia, questi ultimi affermano che il ddl compromette i diritti della popolazione indigena, che rappresenta circa il 20% dei 5,3 milioni di abitanti del paese. I partner della coalizione, il National Party e New Zealand First, hanno dichiarato che non la sosterranno per diventare legge, il che rende altamente probabile il suo fallimento. Il primo ministro Christopher Luxon ha ribadito giovedì che il suo partito nazionale non sosterrà l’avanzamento del ddl oltre la prima lettura.

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