giovedì, 14 Novembre, 2024
Esteri

Si dimette l’arcivescovo di Canterbury a causa dello scandalo degli abusi

Si è dimesso, martedì, l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby per non aver segnalato un serial killer che aveva abusato di oltre 100 ragazzi nei campi estivi cristiani in due continenti. Nel 2013, Welby venne a sapere che l’avvocato John Smyth aveva aggredito circa 30 ragazzi nel Regno Unito e 85 in Africa per cinque decenni. Tuttavia, le accuse contro di lui erano divenute pubbliche solo nel 2017, a seguito di un’indagine della polizia. Welby ha dichiarato di essersi dimesso “con dolore” e di aver chiesto il “permesso di Sua Maestà il Re”. Ha ammesso la “responsabilità personale e istituzionale” per non aver denunciato l’uomo alla polizia. Welby ha affrontato crescenti richieste di dimissioni dopo il rapporto di 251 pagine su Smyth nel quale quest’ultimo viene descritto come un aggressore spaventoso. Gli investigatori hanno anche riferito che Welby e Smyth si erano conosciuti tra il 1975 e il 1979 in campi estivi cristiani. L’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, ha affermato che le dimissioni di Welby sono “giuste e onorevoli”. Andrew Morse, vittima di Smyth, ha detto al Guardian che le dimissioni di Welby erano “un passo positivo in una situazione triste”. Una petizione per le dimissioni dell’arcivescovo aveva raccolto oltre 13.000 firme. Sulla questione, il primo ministro Keir Starmer ha affermato che ogni decisione a riguardo spettava alla Chiesa, sottolineando le accuse “orribili”. Sebbene Welby abbia detto di non essere stato informato del comportamento di Smyth fino al 2013, un’indagine interna su di lui era stata condotta nel 1982 e i destinatari di quel rapporto avevano partecipato a un “insabbiamento attivo”. Smyth si trasferì in Zimbabwe nel 1984 e poi in Sudafrica, continuando ad abusare di ragazzi.

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