sabato, 23 Novembre, 2024
Esteri

Raid israeliani, 19 morti a Baalbek. “Ucciso capo Hezbollah”. Governo libanese: spari contro i soccorritori

Iran, voci di possibile attacco. Netanyahu ai negoziatori: garantire sicurezza Israele

Qualsiasi tregua che venga raggiunta con Hezbollah sul Libano deve garantire la sicurezza di Israele. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu ai due inviati americani del presidente Joe Biden, Brett McGurk e Amos Hochstein.

Governo libanese: spari contro i soccorritori

Il ministero della sanità libanese ha denunciato Israele per i ripetuti attacchi aerei contro i soccorritori, gli ambulanzieri e gli operatori della Protezione civile. Dall’8 ottobre del 2023, riferisce il ministero, Israele ha ucciso in Libano 173 paramedici e ne ha feriti 277, si legge nel bilancio diffuso stamani dal governo di Beirut.

Idf ai residenti: via dal Libano nordorientale

Per il secondo giorno consecutivo, l’esercito israeliano (Idf) ha diramato un avviso a tutti i residenti di Baalbek, nel Libano nordorientale, e dei sobborghi circostanti, invitandoli a evacuare immediatamente in vista di nuovi attacchi aerei su presunti siti di Hezbollah. “Ti trovi in una zona di combattimento in cui l’Idf intende attaccare e colpire le infrastrutture, i beni, le installazioni e le armi di Hezbollah, e non intende farti del male”, ha scritto in arabo il colonnello israeliano Avichay Adraee su X, allegando una mappa delle aree che saranno prese di mira. “Restare nella zona rossa espone te e i tuoi familiari a dei pericoli”.

La città di Tiro sotto attacco

Una serie di raid aerei hanno preso di mira la periferia della città costiera di Tiro, nel sud del Libano, dopo un nuovo ordine israeliano di evacuare diversi villaggi nel Sud del paese. Secondo la Lebanese National News Agency (Nna), molti residenti, compresi i rifugiati palestinesi del campo di Rashidieh vicino a Tiro, avevano lasciato l’area poco dopo l’appello israeliano all’evacuazione.

Ucciso comandante Hezbollah

Le forze israeliane hanno annunciato l’uccisione, in un raid aereo nel sud del Libano, di un comandante di Hezbollah responsabile della divisione anti carro della zona di Ghajar. Si tratta di Muhammad Khalil Alian, comandante di un’unità di missili guidati anti-carro di Hezbollah. Secondo l’esercito, l’alto militare sarebbe rimasto ucciso in un attacco aereo nel sud del Libano, nel villaggio di Burj Qallawiyah.

Le trattative di tregua

Alti funzionari statunitensi si stanno dirigendo in Medio Oriente in un nuovo tentativo dell’amministrazione Biden per risolvere i conflitti a Gaza e in Libano e per scoraggiare una risposta iraniana agli attacchi di Israele. Amos Hochstein e Brett McGurk saranno in Israele per discutere di Libano, Gaza, Iran, ostaggi e “altre questioni regionali”, ha detto un funzionario statunitense alla Cnn. Intanto, il direttore della CIA, Bill Burns, sarà a Il Cairo, hanno riferito il funzionario e un’altra fonte a lui vicina, mentre il comandante del CENTCOM, Erik Kurilla, si recherà nella regione “per discutere di difesa regionale”.

Elezioni Usa e attesa in Libano

A quanto riferito dal primo ministro libanese, l’inviato americano Amos Hochstein gli avrebbe lasciato intendere che un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah sarebbe possibile prima delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre. “Hochstein ha evidenziato che potremmo essere in grado di raggiungere un cessate il fuoco nei prossimi giorni, prima del 5 del prossimo mese”, ha dichiarato il premier ad interim al canale libanese Al-Jadeed. Hochstein, inviato degli Stati Uniti per il Libano, e Brett McGurk, consigliere della Casa Bianca per il Medio Oriente, incontreranno la leadership dello Stato ebraico proprio “per discutere questioni come una risoluzione diplomatica in Libano, nonché le modalità per porre fine al conflitto a Gaza”, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller.

Iran, possibile attacco

La risposta dell’Iran a un attacco israeliano probabilmente avverrà prima delle elezioni presidenziali statunitensi previste per il 5 novembre, ha riferito la CNN citando una fonte di alto livello rimasta anonima. “La risposta della Repubblica islamica dell’Iran all’aggressione del regime sionista sarà definitiva e dolorosa e probabilmente avverrà prima del giorno delle elezioni presidenziali statunitensi”, ha affermato la fonte parlando della rappresaglia dopo l’attacco israeliano su obiettivi militari in Iran.

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