Con l’obiettivo di preservare la qualità del Made in Italy e difendere l’intera filiera della pasta italiana, nasce Filiera Pasta, un nuovo strumento associativo all’interno di Filiera Italia. In un momento critico per il settore, caratterizzato da una crescente importazione di grano estero — 1,5 miliardi di chili, di cui un terzo proveniente da Turchia e Kazakistan — questa organizzazione si propone di tutelare l’autenticità della pasta italiana, rafforzando l’identità nazionale in un contesto di globalizzazione che spinge verso l’omologazione e una competizione sempre più agguerrita. Il lancio di Filiera Pasta è avvenuto alla presenza di importanti figure istituzionali e di settore: Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare; Luigi Scordamaglia, Amministratore delegato di Filiera Italia; Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti; Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale di Coldiretti. Tra i principali obiettivi di Filiera Pasta, vi sono il rafforzamento della tracciabilità lungo tutta la filiera, dalla produzione agricola alla distribuzione, e la promozione delle tradizioni manifatturiere italiane che rendono la pasta un prodotto unico al mondo. Il nuovo organismo intende anche lavorare sull’innovazione dei processi produttivi, puntando ad aumentare la sostenibilità e la qualità dei prodotti, contrastando al contempo la “corsa al ribasso” degli standard produttivi che favorisce prodotti a basso costo e di minor qualità. “Il nostro obiettivo è rappresentare e tutelare intere filiere che, come la pasta, sono il fiore all’occhiello della nostra economia e cultura,” ha dichiarato Prandini. “La pasta italiana genera un fatturato di oltre 6,3 miliardi di euro, e attraverso Filiera Pasta vogliamo fare sistema per promuovere il Made in Italy nel mondo”.
Una strategia per il rilancio del grano italiano
Per contrastare la crescente dipendenza da grano estero e assicurare una filiera di qualità, Filiera Pasta ha come obiettivo il rilancio della produzione di grano italiano. La creazione di contratti di filiera è una delle principali iniziative proposte, con l’intento di garantire una più equa ripartizione del valore aggiunto lungo tutta la filiera, partendo dai produttori agricoli. Inoltre, la nuova associazione mira a sensibilizzare i consumatori, spiegando i benefici di scegliere prodotti italiani di qualità, non solo per sostenere l’economia locale ma anche per godere di un prodotto più sicuro e tracciabile. In un momento in cui i consumatori globali sono sempre più attenti all’origine e alla sostenibilità dei prodotti, Filiera Pasta intende valorizzare le specificità della pasta italiana attraverso un’offerta distintiva, che comprende etichettature trasparenti e pratiche produttive certificate come la metodologia “residui zero”. Luigi Scordamaglia, Amministratore delegato di Filiera Italia, ha spiegato: “In un contesto di crescente concorrenza da Paesi come Turchia e Spagna, puntiamo su riconoscibilità e valore premium della pasta italiana. Questo significa investire in formazione, supporto tecnico e attività di sensibilizzazione per qualificare i nostri prodotti e rafforzare il legame tra agricoltura e industria”. Uno dei ruoli cruciali di Filiera Pasta sarà rappresentare il settore della pasta italiana ai tavoli istituzionali, a livello nazionale ed europeo, per garantire normative favorevoli e promuovere una politica commerciale che supporti il Made in Italy. Questo impegno coinvolge vari attori della filiera — dagli agricoltori ai produttori di pasta — nell’intento di salvaguardare una delle eccellenze italiane più amate e riconosciute nel mondo.