Nel 2023 il numero di lavoratori parasubordinati iscritti alla Gestione separata dell’Inps ha raggiunto quasi 1,6 milioni, confermando una crescita costante rispetto agli anni precedenti. Questo dato emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sui lavoratori parasubordinati, che analizza le tendenze dal 2015 al 2023, con particolare attenzione a collaboratori e professionisti. Secondo l’Osservatorio, il numero totale di contribuenti alla Gestione separata è passato da 1.434.856 nel 2015 a 1.594.776 nel 2023. Questa crescita riflette sia l’aumento dei professionisti, che hanno registrato un incremento del 59,0% dal 2015, sia la ripresa della categoria dei collaboratori, che ha vissuto fluttuazioni più complesse.
Tra i collaboratori, infatti, si nota una drastica riduzione tra il 2015 e il 2016 (-17,4%), seguita da una stabilizzazione nel 2017 e da una ripresa negli anni successivi. In particolare, tra il 2020 e il 2023, si è osservato un aumento del numero di collaboratori del 6,8% nel 2021, seguito da incrementi del 5,4% nel 2022 e del 2,9% nel 2023.
Collaboratori e professionisti
Mentre il numero di collaboratori ha subito diverse variazioni legate anche a interventi normativi e all’aumento dell’aliquota contributiva, il numero dei professionisti ha mostrato una crescita continua. Questo incremento è stato accompagnato da un’evoluzione nella composizione demografica: se tra i collaboratori la presenza femminile è diminuita dal 39,1% nel 2015 al 37,7% nel 2023, tra i professionisti le donne sono aumentate, passando dal 41,9% al 47,1% nello stesso periodo. Un altro dato significativo riguarda l’età dei lavoratori. Gli under 30 hanno registrato un aumento del 13,6% rispetto al 2015, gli adulti (30-59 anni) del 7,0%, mentre la crescita più marcata si è verificata tra gli over 60, che sono aumentati del 26,0%.
A livello territoriale, il Sud ha visto la crescita più significativa nel numero di iscritti alla Gestione separata, con un incremento del 16,0% rispetto al 2015. Al Nord la crescita è stata del 10,2%, mentre al Centro del 9,5%, riflettendo le dinamiche economiche e lavorative diversificate tra le diverse aree del Paese.
Reddito
Sul fronte del reddito, per i collaboratori si registra una continua crescita del reddito medio, mentre per i professionisti si osserva un calo fino al 2017, seguito da una lieve ripresa fino al 2019 e una consistente diminuzione nel 2020, attribuibile agli effetti della pandemia. Dal 2021, il reddito medio dei professionisti ha ripreso a salire. Un altro aspetto rilevante riguarda la relazione tra i collaboratori e i loro committenti. Nel 2023, il 46,3% dei collaboratori è mono-committente, con un reddito medio annuo di 21.447 euro. Ma si evidenzia una forte disparità di genere: il reddito medio degli uomini è quasi il doppio di quello delle donne. Tra i collaboratori, le categorie più remunerative sono rappresentate da amministratori e sindaci, che godono dei redditi più alti rispetto a tutte le altre figure, confermando l’eterogeneità del gruppo di contribuenti alla Gestione separata.