martedì, 15 Ottobre, 2024
Lavoro

Meloni: “La sicurezza sul posto di lavoro non è un costo, ma un diritto”

Il messaggio del Premier in occasione della relazione annuale dell’Inail. Nel 2023 in calo gli infortuni e le morti

“La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto di ogni lavoratore: garantire questo diritto è una priorità permanente, che deve vedere tutti in prima fila”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto ieri il suo messaggio in occasione della presentazione della relazione annuale 2023 dell’Inail. Il Primo Ministro ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nella promozione della sicurezza e nella prevenzione: “Le sue competenze e le sue professionalità possono essere decisive per costruire, insieme, un’efficace strategia nazionale per il contrasto del fenomeno infortunistico”, ha detto Meloni riferendosi alla struttura gestita dal Presidente Fabrizio D’Ascenzo.

L’evento annuale dell’Inail ha offerto l’occasione per riflettere non solo sui risultati ottenuti, ma anche sulle sfide future: “È fondamentale che l’Inail continui a potenziare la sua missione e a migliorare la normativa vigente, rendendola più efficace e aderente ai rapidi cambiamenti che stanno trasformando il mondo del lavoro”.

Le priorità

Tra le priorità delineate da Meloni, un punto cruciale riguarda l’aggiornamento della normativa sulla sicurezza sul lavoro. Con la trasformazione del panorama lavorativo e l’introduzione di nuove tecnologie, è sempre più necessario un quadro normativo che risponda in modo agile e puntuale alle nuove esigenze di sicurezza e protezione. Il Presidente del Consiglio ha proposto un sistema di incentivi per le imprese che investono concretamente sulla salute e sicurezza dei lavoratori: “Premiare le aziende che pongono la sicurezza al centro delle loro politiche aziendali rappresenta non solo un investimento sulla qualità del lavoro, ma un segno tangibile di responsabilità sociale”. Un ulteriore aspetto evidenziato dal Premier riguarda il potenziamento delle prestazioni socio-sanitarie offerte dall’Inail: “È indispensabile che il sistema di sicurezza sul lavoro si basi su servizi di supporto e assistenza di alta qualità, adeguati ai bisogni delle persone coinvolte in infortuni o malattie professionali”.

Poi, Meloni ha sottolineato un aspetto culturale di grande importanza: la diffusione della consapevolezza in tema di sicurezza sul lavoro, un valore ancora troppo poco radicato nella società italiana. “È necessario portare il tema della sicurezza sul lavoro nelle scuole, formando giovani cittadini consapevoli dei propri diritti, doveri e delle tutele dei lavoratori. Credo fermamente che l’Inail possa essere un attore chiave in questo processo, promuovendo la cultura della sicurezza a partire dall’istruzione scolastica”.

Il confronto

Meloni ha fatto presente che la sicurezza sul lavoro è una priorità che questo governo ha posto al centro della sua azione, a partire dal confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali”. La strategia dell’esecutivo, ha spiegato, si fonda su tre pilastri: potenziare la prevenzione, intensificare i controlli e inasprire le pene per chi non rispetta le norme sulla sicurezza.

Uno degli interventi più significativi riguarda l’incremento delle ispezioni nei luoghi di lavoro, grazie all’assunzione di 1.600 nuovi ispettori. “L’obiettivo è quello di incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni, garantendo un monitoraggio più capillare e tempestivo”. Inoltre, il governo ha deciso di incrementare le risorse destinate ai bandi ISI, che sostengono le imprese che investono in sicurezza. L’aumento dei fondi, dai 333 milioni di euro del 2022 ai 500 milioni previsti per il 2024, rappresenta un impegno concreto per supportare le aziende nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Meloni ha spiegato che questa misura è stata pensata per offrire un sostegno economico tangibile alle imprese, incoraggiandole a mettere la sicurezza al primo posto.

Dati in calo

Tornando alla relazione annuale 2023 dell’Inail, secondo i dati il numero di infortuni sul lavoro denunciati è in calo rispetto all’anno precedente. Nel 2023, sono stati segnalati oltre 590mila incidenti sul lavoro, registrando una riduzione del 16,1% rispetto ai 704mila casi del 2022. Anche il numero di infortuni con esito mortale è diminuito, con 1.147 decessi, il 9,5% in meno rispetto ai 1.268 del 2022. Ma le denunce di malattie professionali hanno mostrato un andamento opposto, con un incremento del 19,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di oltre 72mila casi. Durante la presentazione della relazione, Fabrizio D’Ascenzo, Presidente dell’Inail, ha sottolineato l’importanza di un impegno strategico nella prevenzione degli incidenti sul lavoro e nella promozione di ambienti lavorativi sicuri. Alla cerimonia era presente anche Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha ribadito l’importanza della sicurezza come obiettivo centrale del governo: “Quando si parla di sicurezza sul lavoro, bisogna pensare al lavoro sicuro come fine ultimo. Una sola vita persa è una sconfitta”.

Calderone ha evidenziato che per prevenire gli incidenti è fondamentale investire sulla cultura della sicurezza e sulla formazione dei lavoratori e degli imprenditori. “Il termine più importante è ‘prevenire’: arrivare prima e non un momento dopo che sono successi fatti dolorosi”, ha spiegato. Ha inoltre criticato le “formazioni formali” senza reale contenuto, affermando che la formazione deve essere autentica, specifica e mirata ai nuovi rischi emergenti nel mondo del lavoro in continua trasformazione.

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