Le autorità sanitarie statunitensi si stanno preparando a sottoporre i passeggeri in arrivo dal Ruanda a screening per rilevare sintomi del virus di Marburg, una grave infezione simile all’Ebola. Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha dichiarato che, a partire da metà ottobre, i passeggeri delle compagnie aeree giunti dakl Ruanda negli ultimi 21 giorni verranno dirottati verso uno dei tre aeroporti: Chicago O’Hare, JFK a New York e Washington Dulles nella periferia della Virginia. I passeggeri che atterreranno in questi aeroporti dovranno incontrare il personale del CDC per il controllo della temperatura e la valutazione di altri sintomi visibili, come mal di gola, vomito o eruzioni cutanee sul busto. Secondo il CDC, i sintomi del virus possono manifestarsi da due a 21 giorni dopo l’esposizione. Le proiezioni inizieranno la settimana del 14 ottobre. Il virus Marburg causa febbri emorragiche ed emorragie interne, similmente all’Ebola, e si diffonde attraverso il contatto con fluidi corporei, tra cui sangue e sperma. Attualmente non esiste alcun trattamento o vaccino. Secondo il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani USA, le autorità sanitarie ruandesi avevano segnalato, domenica, 49 casi, di cui circa 12 decessi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il tasso di mortalità può arrivare fino all’88%. Il CDC ha iniziato ad allertare i medici statunitensi sul Marburg l’anno scorso, affermando che il rischio per la popolazione è basso. Il centro ha emesso un avviso sanitario di viaggio di livello 3, avvertendo di evitare viaggi non necessari in Ruanda. “Se si sviluppano febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari, eruzione cutanea, dolore al petto, mal di gola, nausea, vomito, diarrea o sanguinamento o lividi inspiegabili – si legge nell’avviso – isolarsi immediatamente e cercare assistenza medica”.