lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

Secondo le indagini, l’incendio mortale di Maui dello scorso anno fu innescato da linee elettriche abbattute

Il Dipartimento dei vigili del fuoco di Maui e l’Ufficio statunitense per l’alcol, il tabacco, le armi da fuoco e gli esplosivi hanno pubblicato, mercoledì, i risultati delle indagini sull’incendio boschivo che causò, lo scorso anno, la morte di oltre 100 persone. Il disastro sarebbe stato innescato da linee elettriche rotte che hanno incendiato la vegetazione attorno a un palo della luce. Per Bradford Ventura, capo dei vigili del fuoco di Maui, non ci sarebbero prove di dolo. Le autorità non sanno cosa abbia potuto causare la riaccensione. Una possibile spiegazione è che i venti abbiano spinto le braci in un burrone asciutto.

Migliaia di sfollati

“Non sono state osservate fiamme, fumo o braci per ore prima che se ne andassero”, ha affermato Il vice capo dei vigili del fuoco, Jeffrey Giesea. L’8 agosto 2023, un incendio divampato dalle colline sopra Lahaina devastò quasi tutto sul suo cammino. Si trattò dell’incendio più mortale nella storia delle Hawaii. Migliaia di residenti furono sfollati e i sopravvissuti raccontarono di essere fuggiti attraverso strade soffocate dal fumo. L’incendio bruciò 6.271 acri e distrutto 2.173 strutture, causando danni per oltre 6 miliardi di dollari a Lahaina. Un rapporto preliminare rilevò che la scarsa comunicazione tra il sindaco di Maui e i principali funzionari addetti alle emergenze ostacolarono la loro capacità di rendersi conto della gravità della situazione. La maggior parte delle cause legali ha attribuito la colpa alla Hawaiian Electric. Quest’ultima ha riconosciuto che una delle sue linee elettriche abbattute aveva innescato un incendio vicino a Lahainaluna Road. “Siamo profondamente dispiaciuti che le nostre operazioni abbiano contribuito all’incendio”, ha affermato la Hawaiian Electric Co. in una dichiarazione, aggiungendo che i risultati indicano che molti fattori hanno contribuito alla devastazione.

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