Diversi feriti a Zaporizhzhia. Russia pronta a cambiare dottrina nucleare, ma assicura: entro i limiti del Nuovo Start fino al 2026. Zelensky: “Trump mi ha assicurato supporto”. Rimosso il comandante della difesa ucraina di Vuhledar. Il Cremlino condanna il “crescente coinvolgimento dei paesi occidentali”
Kiev: 16 feriti nel raid su Zaporizhzhia, nessun morto
Le forze armate russe hanno lanciato 13 bombe sulla città ucraina di Zaporizhzhia, causando 16 feriti. Lo ha riferito Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione militare della regione, ha parlato dell’attacco, affermando che ci sono vittime, ma senza dare numeri. “Sono scoppiati diversi incendi. Un edificio di appartamenti è stato parzialmente distrutto”. Sono stati colpiti edifici residenziali e infrastrutture. Solo dopo poche ore, annunciando il termine delle operazioni di soccorso, il ministero dell’Interno ucraino ha riferito che “Il numero di feriti a seguito del bombardamento nemico su Zaporizhzhia è salito a 16. Sono nove donne, cinque uomini, un adolescente di 17 anni e una bambina di 8 anni”.
Zelensky: “In 7 giorni 900 bombe, 300 Shahed e 40 missili russi”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky sul proprio canale Telegram ha dichiarato ieri che nel corso della sola settimana trascorsa, i russi hanno lanciato sull’Ucraina quasi 900 bombe d’aereo, oltre 300 droni kamikaze Shahed e più di 40 missili, citato da Ukrinform. “Questo terrore russo non conosce pause e può essere fermato solo dal mondo unito: unito nel sostenere l’Ucraina e unito nel fare pressione sulla Russia”, ha detto ancora
Zelensky. Russia accusa Kiev, “abbattuti 125 droni, un morto a Belgorod”
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 125 droni ucraini in sette regioni russe, nonché sul mare d’Azov. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, che accusa “il regime di Kiev di aver cercato di mettere a segno nella notte un attacco terroristico” e aggiunge che la maggior parte dei droni, 67, sono stati intercettati nel territorio della regione Volgograd. Degli altri, 18 in quella di Rostov e 17 sia in quella di Belgorod che in quella di Voronezh. Le autorità russe riferiscono anche di tre droni intercettati sul Mar d’Azov. A Belgorod è stata denunciata l’uccisione di una persona e il ferimento di altre otto, due delle quali versano in “gravi” condizioni, in attacchi con droni attribuiti ai militari ucraini.
Colpito in Russia l’arsenale dei missili iraniani
Nelle prime ore della giornata di ieri, diversi media ucraini, seguiti dall’agenzia France-Presse hanno dato conto di un attacco molto significativo contro l’arsenale russo per lo stoccaggio e l’ammodernamento delle armi missilistiche e di artiglieria nei pressi dell’insediamento di Kotluban, nella regione di Volgograd. L’informazione è stata confermata nel pomeriggio da un post su Facebook dello Stato maggiore dell’Ucraina, in cui si legge: “Secondo le informazioni disponibili, una fila di missili iraniani era stata consegnata all’arsenale alla vigilia dell’attacco. La struttura militare era densamente coperta da sistemi di guerra elettronica e di difesa aerea, ma le nostre unità hanno completato con successo la loro missione di combattimento. Sul territorio dell’arsenale sono stati osservati un incendio e la detonazione di munizioni. L’operazione è stata condotta dalle Forze dei sistemi senza equipaggio in collaborazione con le unità delle Forze per le operazioni speciali delle Forze armate dell’Ucraina, l’Intelligence della Difesa dell’Ucraina e il Servizio di sicurezza dell’Ucraina. Le Forze di Difesa continuano a minare il potenziale militare del nemico”. Questo attacco, unitamente ad altri avvenuti nelle scorse settimane contro importanti arsenali di Mosca, comporterà secondo gli analisti una riduzione significativa della quantità di munizioni per le unità dell’esercito russo.
Ucciso ufficiale russo che formava specialisti uso droni iraniani
Il colonnello russo Aleksei Kolomeitsev, responsabile della formazione degli specialisti nell’uso in combattimento dei droni, inclusi gli Shahed di fabbricazione iraniana è stato ucciso ieri a Kolomna, nella regione di Mosca. Lo ha reso noto il servizio di intelligence militare ucraino.
L’esercito ucraino licenzia il comandante responsabile della difesa di Vuhledar
Il comandante della 72a brigata meccanizzata delle Forze armate ucraine, Ivan Vinnik, responsabile della Difesa nel settore di Vuhledar, città della regione di Donetsk ormai quasi accerchiata dalle forze russe, è stato licenziato dal suo incarico. I motivi non sono specificati. In precedenza si era appreso che Vinnik era stato nominato a una posizione più alta “a scopo di promozione e per il trasferimento di esperienza di combattimento”.
Cremlino: “Occidente sempre più coinvolto in conflitto
Ucraina” In un’intervista al giornalista Pavel Zarubin della Vgtrk il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha detto che l’Occidente è sempre più coinvolto nel conflitto in Ucraina, nonostante i chiari segnali inviati dalla Russia. “Stiamo assistendo a un crescente coinvolgimento dei Paesi occidentali. Non stanno rallentando. Al contrario, dichiarano la loro intenzione di proseguire per aiutare l’Ucraina a vincere”.
Russia: nostre armi nucleari entro i limiti del Nuovo Start
“Non stiamo aumentando il nostro arsenale e i nostri rappresentanti ufficiali lo hanno ribadito ancora una volta”. Così in una conferenza stampa a New York dopo il suo intervento all’assemblea dell’Onu in cui aveva lanciato un monito a non “provare a battere una potenza nucleare” il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, assicurando che la Russia non aumenterà il suo potenziale nucleare e continuerà a mantenerlo entro i livelli stabiliti nel Nuovo trattato Start fino al 2026.
“Il Nuovo Start tra Russia e Stati Uniti – ha continuato Lavrov –è in vigore fino al 2026 e formalizza i livelli rilevanti. Ne siamo guidati, almeno finché il trattato sarà in vigore. Abbiamo sospeso la nostra partecipazione, ma abbiamo detto che rispetteremo i livelli e scambieremo determinati tipi di informazioni con la parte statunitense. La decisione di Washington sul suo permesso all’Ucraina di usare le sue armi a lungo raggio sui territori della Russia chiarirà come gli Stati Uniti intendono i recenti cambiamenti nella dottrina nucleare della Russia”.
Il ministro russo ha poi negato che il segretario generale dell’Onu Guterres abbia invitato Russia e Stati Uniti a ridurre i loro arsenali nucleari, affermando che “non mi ha detto nulla in proposito ma a volte le persone fanno dichiarazioni che chiaramente non sono in linea con le realtà rilevanti esistenti nell’arena internazionale”.
Mosca verso modifica della sua dottrina nucleare
Tuttavia Mosca è pronta a rivedere la sua dottrina sulla deterrenza nucleare: nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale, Vladimir Putin ha presentato le possibili novità in preparazione della modifica alla sua dottrina di deterrenza nucleare. Tra queste, Mosca considererà come “un attacco congiunto” contro il Paese anche anche “l’aggressione da parte di uno Stato non nucleare ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare”. Inoltre la Russia prenderà in considerazione l’impiego di armi nucleari a scopo di difesa nel caso abbia “informazioni attendibili su un lancio massiccio di armi aeree e spaziali che oltrepassino il confine di Stato” russo, e si riserva il diritto di usare bombe atomiche non solo per rispondere ad una aggressione contro se stessa, ma anche contro l’alleata Bielorussia.
Zelensky: Putin ha paura di usare le armi nucleari perché “ama la sua vita”
Putin “può usare armi nucleari contro qualsiasi paese in qualsiasi momento. Oppure no. Non sono sicuro che lo farà. Non sono sicuro… Sto condividendo con voi quello che penso, ma non sono Putin, grazie a Dio”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Fox News. “nessuno sa cosa gli passi per la testa”, ha continuato, ma non è la prima volta che il presidente russo spaventa il mondo con minacce nucleari. “non posso sapere esattamente quali siano le intenzioni di Putin”, ha dichiarato Zelensky, ma “penso che ami la sua vita e il modo in cui controlla la vita degli altri. Per questo penso che avrebbe paura di usare le armi nucleari”.
“Trump ha assicurato che sosterrà l’Ucraina”
Nella stessa intervista, Zelensky si è detto “più ottimista” sulla possibilità che gli Stati Uniti autorizzino l’uso delle loro armi per gli attacchi in profondità sul territorio russo e di aver ricevuto “informazioni molto dirette” da Donald Trump secondo cui l’ex presidente degli Stati Uniti sosterrà l’Ucraina se sarà rieletto alla Casa Bianca. “Non so cosa accadrà dopo le elezioni e chi sarà il presidente… Ma ho ricevuto da Donald Trump informazioni molto dirette che sarà dalla nostra parte, che sosterrà l’Ucraina” nella guerra contro Mosca.
In serata, lasciando gli Usa, il presidente ucraino ha dichiarato in un discorso pubblicato sul sito ufficiale della presidenza ucraina e sui media ucraini: “Ho presentato il Piano per la Vittoria e siamo rimasti d’accordo che discuteremo i prossimi passi con i nostri alleati nel formato Ramstein in Germania, Ottobre è tempo di decisioni”. In un passo successivo si legge: “Molti compiti sono stati assolti durante la visita. Ringrazio il presidente Biden per il più grande pacchetto di aiuti di sempre, di quasi 8 miliardi di dollari, che include armi per il fronte e difese aeree per le nostre città e l’espansione della missione di addestramento per gli F-16″. Ringrazio il Congresso degli Stati Uniti per il risoluto appoggio e la volontà di aiutarci, di aiutarci a vincere. Senatori e membri della Camera dei rappresentanti e chiunque vede quanto si possa fare insieme. Abbiamo ricevuto pieno appoggio alla nostra strategia di avvicinamento alla pace, attraverso la forza”.