venerdì, 15 Novembre, 2024
Attualità

Non si tornerà più come prima! Ma più forti di prima

Il presidente emerito della Camera, Fausto Bertinotti, qualche anno fa nel corso di una intervista televisiva ebbe modo di affermare, in sintesi, che mai e poi mai si sarebbe buttato in un “burrone”.

L’ex sindacalista affermava, in sostanza, che una “mitigata secessione” avrebbe potuto giovare alla salvezza dell’umanità che si era incamminata su un “binario morto” e che, prima o poi, si sarebbe presentato “il precipizio” e sarebbe stato “proprio da fessi” cadervi dentro.

Sosteneva che l’eccessivo progresso ad ogni costo, uno sfrenato mercato, quasi liberticida che si sottraeva a tutte le regole economiche, con un consumismo sfrenato ed un contestuale spreco di risorse, avrebbero messo in crisi la società mondiale che non poteva reggere a lungo a questo trend di “domanda/offerta”.

Quella intervista merita una saggia rilettura; così come pure le sempre profonde osservazioni e tesi lungimiranti del successore di Casini sullo scranno più alto di Montecitorio.

I suoi modi di vedere e di interpretare le ragioni di mercato speculativo, quelle economiche, in prospettiva delle limitazione delle risorse in natura, con riflessi irreversibili sull’inquinamento del pianeta, in rapporto ai veri ed essenziali bisogni primari della società, di fronte ad una disfatta mondiale con questa “Pandemia da coronavirus” che l’ha messa letteralmente in ginocchio, dimostrano come siamo vulnerabili sia sul fronte dell’economia mondiale che sul fronte della circolazione dei beni e delle persone e, soprattutto, nel campo della tutela della salute e della ricerca a sua protezione. Quando torneremo alla vita normale? Non si tornerà più come prima, ma più forti si.

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