domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Arrestato il figlio del presunto attentatore di Trump con l’accusa di pornografia infantile

Il figlio del presunto attentatore dell’ex Presidente e candidato repubblicano alle elezioni del prossimo novembre, Donald Trump, Oran Alexander Routh, è stato arrestato con l’accusa federale di possesso di materiale pedopornografico. Le autorità hanno sequestrato, sabato, vari dispositivi elettronici dalla residenza del trentacinquenne a Greensboro, Carolina del Nord. Tali dispositivi, secondo gli investigatori, contenevano “centinaia” di file di sfruttamento minorile. Nella denuncia penale, è riportato che il materiale illecito è stato rinvenuto durante una perquisizione effettuata “in relazione a un’indagine non collegata allo sfruttamento minorile”. Il 35enne Oran Alexander Routh è stato accusato di ricettazione e possesso di materiale pedopornografico. Attualmente rimane in custodia federale per accuse di pornografia infantile. Suo padre, Ryan Routh, è stato arrestato all’inizio di questo mese dopo un tentativo di omicidio fallito nei confronti dell’ex presidente Donald Trump. Gli agenti dell’FBI si trovavano presso l’abitazione di Routh nell’ambito delle indagini su suo padre, Ryan Routh, di 58 anni, arrestato il 15 settembre dopo che le autorità avevano notato una pistola nascosta tra i cespugli del campo da golf dove l’ex presidente Trump stava giocando. Routh avrebbe atteso nei pressi del campo da golf con cibo e un fucile per quasi 12 ore, come evidenziato dai registri. Il candidato repubblicano alla presidenza è rimasto illeso durante l’incidente. L’FBI ha effettuato una perquisizione dell’abitazione di Oran Routh il 21 settembre come parte delle indagini su suo padre, confiscando vari dispositivi elettronici, tra cui un Samsung Galaxy Note 9.

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