Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano ha firmato l’ordinanza che regola i primi interventi urgenti necessari a fronteggiare gli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito lʼEmilia-Romagna a partire dal 17 settembre scorso. Il provvedimento segue la dichiarazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri venerdì e assegna alla Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, l’incarico di Commissario delegato per la gestione dell’emergenza. Il Commissario potrà contare sull’appoggio delle strutture locali, regionali e nazionali per coordinare le operazioni, oltre a individuare soggetti attuatori che agiranno in conformità alle direttive specifiche. Entro 30 giorni, Priolo dovrà presentare un piano di interventi urgenti al Capo della Protezione Civile. Il piano includerà misure per il soccorso e l’assistenza alla popolazione, la rimozione delle situazioni di pericolo, il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture strategiche, e la gestione dei rifiuti e delle macerie causate dall’alluvione. Tra le azioni previste, vi è l’assegnazione di un contributo per l’autonoma sistemazione destinato alle famiglie che hanno perso la propria abitazione o che sono state costrette a lasciarla. I contributi variano da 400 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona, fino a un massimo di 900 euro mensili per le famiglie di cinque o più persone. Inoltre, saranno erogati 200 euro aggiuntivi per ogni componente del nucleo familiare di età superiore ai 65 anni o con disabilità superiore al 67%.
Sospensione dei mutui
Lʼordinanza include anche la possibilità di richiedere la sospensione delle rate dei mutui per chi è stato colpito dall’emergenza. Per finanziare questi interventi, è stata stanziata una somma di 20 milioni di euro, come deciso dal Consiglio dei Ministri il 21 settembre. Nei prossimi giorni, si attende la firma di unʼordinanza simile per la Regione Marche, non appena saranno raccolti gli elementi necessari per l’intervento.
Le polizze sulla casa
Intanto il dibattito sulle polizze assicurative contro le calamità naturali accende lo scontro politico allʼinterno della maggioranza. Da un lato, il Vicepremier Matteo Salvini ha espresso un secco “no” all’obbligatorietà dellʼassicurazione per la casa, dichiarando che non è il momento di gravare ulteriormente sulle famiglie italiane con nuove spese. Dall’altro, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha proposto una soluzione intermedia, affermando che lʼassicurazione contro eventi come alluvioni e terremoti dovrebbe essere facoltativa. La discussione nasce dall’esigenza di trovare strumenti per proteggere i cittadini dai danni sempre più frequenti causati dai cambiamenti climatici. Di fronte all’aumento di eventi meteorologici estremi, il governo sta discutendo se sia opportuno istituire una polizza obbligatoria per le abitazioni, con l’obiettivo di ridurre il peso finanziario sulle casse dello Stato, spesso chiamato a intervenire con ingenti fondi per la ricostruzione post-catastrofe.