Il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha sostenuto, venerdì, un taglio dei tassi di interesse nella prossima riunione di politica monetaria della banca centrale, prevista tra meno di due settimane. “Considerando i progressi sull’inflazione e la moderazione del mercato del lavoro – ha dichiarato Waller durante un discorso al Council on Foreign Relations a New York – credo sia il momento di abbassare l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali nel nostro prossimo incontro”. Si tratta di una delle indicazioni più chiare su ciò che avverrà alla riunione del Federal Open Market Committee del 17-18 settembre. Waller ha ribadito il linguaggio usato, a fine agosto, dal presidente della Fed, Jerome Powell. “Determinare il ritmo dei tagli dei tassi e la riduzione totale del tasso di riferimento sono decisioni future – ha aggiunto, sottolineando di essere “di mentalità aperta riguardo alla dimensione e al ritmo dei tagli”. “Se i dati suggeriscono la necessità di tagli più ampi – ha continuato- allora sosterrò anche quello”. Le sue osservazioni seguono un rapporto sulle buste paga non agricole più debole del previsto, che ha contribuito a far credere che il ritmo delle assunzioni si stia indebolendo. Il Dipartimento del Lavoro ha segnalato una crescita occupazionale di 142.000 posti, superiore a quella di luglio ma inferiore alle 161.000 previste dal Dow Jones. Waller non ha specificato quanto pensa che la Fed dovrebbe tagliare o con quale frequenza. Ha osservato che se il mercato del lavoro dovesse deteriorarsi più rapidamente del previsto, la Fed dovrebbe reagire con tagli più ampi, il che porterebbe a “una maggiore probabilità di ottenere un atterraggio morbido”. “Non mi aspetto che questo primo taglio sia l’ultimo – ha affermato – Con l’inflazione e l’occupazione vicine ai nostri obiettivi a lungo termine e il mercato del lavoro in moderazione, è probabile che una serie di riduzioni saranno appropriate”.