Il National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC), il Canadian Centre for Child Protection e l’Internet Watch Foundation, hanno dichiarato che, prima dell’arresto di Pavel Durov in Francia, i loro contatti con Telegram riguardo al materiale contenente abusi sessuali su minori (CSAM) sono stati ignorati. Durov, co-fondatore e CEO di Telegram, è attualmente sotto custodia delle autorità francesi. Il procuratore di Parigi ha menzionato accuse di “complicità” in transazioni illegali e possesso e distribuzione di CSAM. La piattaforma si è sempre definita come scarsamente moderata e poco collaborativa con le forze dell’ordine.
Materiale abusivo diffuso
Durov ha affermato che l’app conta 900 milioni di utenti attivi. John Shehan del NCMEC ha lodato l’arresto di Durov, definendo Telegram un rifugio per il CSAM. Il portavoce dell’azienda di messaggistica, Remi Vaughan, ha affermato che la piattaforma “modera attivamente i contenuti dannosi”. Telegram gestisce un canale che fornisce aggiornamenti giornalieri sui gruppi e canali segnalati per abusi sui minori. Lo Stanford Internet Observatory ha osservato che l’app non proibisce esplicitamente il CSAM nelle chat private. Le piattaforme statunitensi sono obbligate a collaborare con il NCMEC, ma Telegram ha sede a Dubai. Shehan ha notato che altre aziende tecnologiche rimuovono i contenuti CSAM segnalati dal NCMEC. Telegram offre crittografia end-to-end, ma non consente di segnalare contenuti illegali. L’NCMEC ha ricevuto 570.000 segnalazioni di CSAM su Telegram. Un portavoce della Internet Watch Foundation ha affermato che l’azienda di messaggistica si rifiuta di utilizzare i suoi servizi per bloccare CSAM. Stephen Sauer del Canadian Centre for Child Protection ha affermato che, sulla piattaforma, il materiale abusivo è diventato più diffuso. Sauer ha concluso dicendo che le pratiche di moderazione di Telegram sono opache e che la piattaforma non adotta misure proattive per frenare la diffusione di CSAM.