Aumenta l’inflazione turistica a luglio, nello specifico di +4,1 punti percentuale rispetto all’anno scorso. Nonostante ciò, l’Italia fa meglio rispetto al resto dell’Unione Europea. A dirlo sono i dati pubblicati da Demoskopika. Osservando l’andamento generale, a luglio l’inflazione turistica è aumentata del +0,8% rispetto al mese precedente.
Il quadro generale
I prezzi dei pacchetti turistici, dei servizi ricettivi, della ristorazione e dei servizi ricreativi e culturali, dice lo studio, mostrano un aumento su base annua, mentre si osserva un rallentamento nei servizi di trasporto. L’inflazione turistica acquisita per il 2024 si attesta al 4,5%. A giugno 2024, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo turistico ha registrato un aumento del 4,0% in Italia, rispetto al 4,9% rilevato nell’Unione Europea.
I dati
Guardando i dati più da vicino, il differenziale inflazionistico tra l’indice generale dei prezzi al consumo e quello specifico per il settore turistico si mantiene stabile a 2,9 punti percentuali, rispetto ai 3,0 punti registrati a giugno 2024. L’inflazione turistica acquisita per l’anno è del 4,5%. A giugno 2024, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo turistico per l’Italia ha mostrato un aumento annuo del 4,0%, in linea con il dato di maggio 2024 (+3,9%) e a fronte di un 4,9% registrato nell’Unione Europea.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo turistico
Per quanto riguarda l’indice nazionale dei prezzi al consumo turistico (Nict) ha registrato un incremento dello 0,8% su base mensile e del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo Demoskopika. L’aumento dell’inflazione turistica è stato principalmente trainato dai rincari nei servizi ricettivi e di ristorazione, che hanno contribuito per il 79,2% alla crescita complessiva, seguiti dai servizi ricreativi e culturali con un contributo del 15,8% e dai pacchetti vacanza con il 10,9%. Al contrario, i servizi di trasporto hanno avuto un effetto deflattivo, riducendo l’inflazione turistica del 5,9%.
Il ‘paniere turistico’
Analizzando più a fondo le singole componenti del ‘paniere turistico’, secondo Demoskopika, emerge un significativo aumento dei prezzi dei pacchetti vacanza, che su base annua segnano un incremento del 19,5%, con una crescita particolarmente marcata per quelli nazionali, pari al 29,9%. Nell’ambito dei servizi di trasporto, che nel complesso mostrano una tendenza deflattiva con un calo del 2,2%, si osserva un aumento dei prezzi per il trasporto ferroviario dei passeggeri, che sale dell’8,1%, mentre il trasporto aereo subisce una contrazione del 12,6%. Anche i servizi di alloggio registrano un incremento del 4,8%, con i villaggi vacanze, campeggi e altre strutture di accoglienza che guidano la crescita rispettivamente con aumenti dell’8,2% e del 7,2%.
Uno sguardo al futuro
Secondo le stime di Demoskopika, infine, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo turistico (IPCAT) per l’Italia ha registrato a giugno 2024 una crescita annua del 4,0%, un tasso inferiore rispetto al 4,9% dell’Unione Europea. Questo dato posiziona l’Italia al quarto posto in Europa per moderazione dell’inflazione turistica, preceduta da Svezia (3,9%), Francia (3,3%) e Portogallo (3,1%). Tuttavia, altri Paesi presentano una crescita dei prezzi più elevata rispetto all’Italia, tra cui Polonia (6,7%), Paesi Bassi (6,6%), Austria (6,4%), Grecia (6,1%), Germania (5,4%) e Spagna (5,3%).