In Nevada, sabato, la vicepresidente Kamala Harris e il governatore del Minnesota Tim Walz hanno proseguito il loro tour come nuovo ticket presidenziale democratico. Più di 12.000 persone hanno partecipato all’evento al Thomas & Mack Center dell’UNLV di Las Vegas. La presenza del Nevada nella lista della campagna non è casuale: i democratici sono determinati a mantenere il Silver State in corsa per le presidenziali dopo che Harris ha sostituito Joe Biden al vertice della lista democratica. Ed è in Nevada che Harris ha promesso di eliminare le tasse federali sulle mance ricevute dai lavoratori dei ristoranti e altri nel settore dei servizi. L’idea, inizialmente sollevata da Donald Trump durante il suo comizio elettorale in Nevada a giugno, è stata abbracciata dai funzionari eletti dello stato, inclusi i democratici. In un post sul suo account Truth Social, il tycoon ha accusato Harris di aver copiato la sua proposta, dicendo che “non lo farà, lo vuole solo per scopi politici!” La proposta è stata elogiata dal Culinary Union Workers Union Local 226, il potente sindacato politico che ha sostenuto Harris e Walz venerdì sera prima del loro viaggio nello stato. Il ticket DEM ha delineato come la loro amministrazione proteggerà i diritti delle persone. Harris ha inquadrato le elezioni come una lotta ideologica con i democratici che spingono per “il futuro” e la campagna di Trump bloccata nel “passato”. Nel suo discorso di 27 minuti, la vicepresidente ha ripetuto una frase che ha usato questa settimana, ovvero che conosce “il tipo di Donald Trump” grazie al suo curriculum di azioni penali contro “predatori che abusavano di donne, truffatori che imbrogliavano i consumatori, truffatori che infrangevano le regole per guadagno personale”. Harris ha sottolineato l’accesso all’aborto nel suo discorso, dicendo che Trump avrebbe firmato un divieto nazionale sull’aborto “ma non permetteremo che ciò accada perché ci fidiamo delle donne”.
