Con Agosto anche la prostata viene con noi in vacanza ma per essa non saranno vere vacanze. Il caldo, la disidratazione, i lunghi viaggi, qualche eccesso alimentare, la mancanza degli allenamenti sportivi abitudinari, una più intensa attività sessuale ed altro ancora metteranno a dura prova la tenuta salutare della nostra prostata. La domanda sorge spontanea: come potrei proteggere la mia prostata da tali stress ferragostani? La risposta immediata per coloro i quali non assumono già terapie specifiche per una patologia prostatica sia essa infiammatoria quali le prostatiti, oppure farmaci specifici per la ipertrofia prostatica benigna ostruttiva, è certamente si. Come? Affidarsi alla nutraceutica.
La nutraceutica che compendia sostanze di origine naturale e vegetale, incluse vitamine, sali minerali e altre sostanze di sintesi, il cui uso è quello di favorire il recupero dei processi fisiologici dell’organismo, ha assunto un ruolo sempre più crescente ed importante nel migliorare i sintomi prostatici anche quando essa viene associata alle terapie convenzionali. La nutraceutica ha un ruolo significativo nel prevenire o anche migliorare i sintomi noti come bruciori alla prostata soprattutto dopo rapporto sessuale, difficoltà ad urinare, necessità di andare più spesso in bagno. Questi sintomi possono essere presenti in un maschio giovane ove più spesso l’infezione ne è la causa oppure nel maschio adulto ove la vera causa primaria è la ipertrofia prostatica benigna , condizione caratterizzata dalla crescita eccessiva della ghiandola prostatica, legata principalmente al progressivo aumento del numero di cellule prostatiche il cui aumento della massa prostatica comprime l’uretra, ostacolando il normale flusso urinario.
La presenza poi di uno squilibrio ormonale, in particolare un alterazione nella produzione di diidrotestosterone è centrale nella fisiopatologia nella ipertrofia prostatica benigna. È importante comprendere questi meccanismi per individuare i bersagli di intervento nutraceutico nei disturbi prostatici elencati. I nutraceutici agiscono sulla riduzione dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna attraverso diversi meccanismi. Gli integratori a base di beta-sitosterolo , fitosterolo largamente presente nel mondo vegetale, hanno dimostrato di ridurre l’infiammazione prostatica e migliorare il flusso urinario. Altri nutraceutici, come il licopene e il selenio, agiscono come potenti antiossidanti, contrastando lo stress ossidativo e riducendone in parte l’aumento della ghiandola prostatica.Le proprietà anti-infiammatorie degli omega-3 presenti in alcuni integratori possono contribuire a ridurre il gonfiore della prostata.
Altri nutraceutici influenzano il metabolismo degli ormoni sessuali maschili, contribuendo a regolare la crescita e la dimensione della ghiandola prostatica. Anche gli alimenti e i nutrienti svolgono un ruolo chiave nella salute della prostata. Alcuni studi suggeriscono che una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e olio d’oliva potrebbe contribuire a ridurre il rischio di ipertrofia prostatica benigna. In particolare, i pomodori, carote, cetrioli ,peperoni rossi sono stati associati benefici per una buona salute prostatica.
Parimenti integrare la dieta con nutrienti essenziali quali lo zinco, il selenio, le vitamine D ed E, e gli acidi grassi omega-3 ha un un ruolo positivo nella prevenzione e nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. Le evidenze scientifiche sull’effetto dei nutraceutici nell’ipertrofia prostatica benigna sono fondamentali per valutarne l’efficacia e la sicurezza. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che alcuni nutraceutici, come il licopene, l’isoflavone e gli acidi grassi omega-3, hanno effetti positivi nel miglioramento dei sintomi unitamente all’ attività benefica di altri composti naturali, quali la quercetina e il resveratrolo..
Tra i principali nutraceutici utilizzati nella gestione dell’ipertrofia prostatica benigna vi sono la serenoa repens, estratto vegetale utilizzato per ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi urinari, ma anche l’estratto di Pygeum africanum ottenuto da un albero dell’Africa equatoriale anch’esso noto per inibire la proliferazione dei fibroblasti , ridurre la crescita della prostata ,stabilizzare la contrattilità vescicale , ridurre l’infiammazione della prostata , migliorare il flusso urinario. Gli integratori a base di zinco invece sono utili per migliorare le funzioni secretive della prostata. È importante sottolineare che l’uso di questi nutraceutici è meglio condividerlo con un Medico specialista , poiché diverse di queste sostanze possono interagire con altri farmaci e causare reazioni avverse. Ad esempio con gli anticoagulanti o con i farmaci per la pressione sanguigna, potenziandone o riducendone l’efficacia. I medici devono essere consapevoli di queste possibili interazioni e controindicazioni al fine di garantirne un trattamento sicuro ed efficace.
L’uso combinato di nutraceutici con farmaci convenzionali può contribuire a ridurre i sintomi urinari, a migliorare la funzione sessuale e la cui gestione integrata consente di massimizzare i benefici terapeutici, riducendo al contempo il rischio di effetti collaterali. Studi clinici mostrano l’efficacia e la sicurezza di tali approcci rappresentando un’opzione terapeutica promettente per i pazienti affetti da disturbi prostatici urinari e sessuali. Gli aspetti regolatori e normativi vigenti della nutraceutica nell’ipertrofia prostatica benigna sono oggi tali da garantire la sicurezza e l’efficacia dei prodotti utilizzati. Il futuro è oggi orientato sull’identificazione di nuovi composti naturali in grado di ridurre l’infiammazione prostatica , migliorare i sintomi genito-urinari, di testare la possibilità di combinare più sostanze nutraceutiche per potenziarne gli effetti benefici riducendone i sintomi. Altro obiettivo importante è quello di poter individuare biomarcatori di risposta al trattamento nutraceutico, al fine di personalizzare sul paziente le terapie .