domenica, 15 Settembre, 2024
Agroalimentare

Ferragosto 2024 all’insegna del ‘No Water Day’: una giornata senza acqua per l’agricoltura

Lʼallarme dellʼAnbi: la siccità espone lʼItalia a gravi rischi idrogeologici

Il Ferragosto 2024 segnerà una triste novità per ampie zone dellʼItalia: il primo ʼNo Water Dayʼ, una giornata senza acqua per lʼagricoltura. Un drammatico evento, confermato dalle previsioni meteo, che rappresenta un campanello dʼallarme per tutto il territorio nazionale. La siccità non solo minaccia direttamente le colture, ma espone anche il Paese a gravi rischi idrogeologici. Un suolo arido, infatti, si indurisce e diventa meno permeabile, aumentando il pericolo di alluvioni e frane, soprattutto in un contesto in cui il Mediterraneo è più caldo che mai. Tutto questo si legge in una nota dellʼAnbi, lʼAssociazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue.

Mediterraneo bollente

Da qui alla prossima settimana la temperatura del Mar Tirreno e dello Ionio, dal Lazio alla Libia, non scenderà al di sotto dei 30 gradi nemmeno durante la notte, con picchi che raggiungeranno i 31 gradi, secondo lʼECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts). Questo caldo anomalo sta contribuendo a un incremento di eventi atmosferici estremi. Nei prossimi 14 giorni si prevedono 173 fenomeni tra tornado, raffiche di vento forte, nubifragi e grandinate anomale. Già nelle ultime settimane, il Nord Italia ha registrato ben 63 episodi di questo tipo, con chicchi di grandine dal diametro di almeno 5 centimetri che hanno colpito il Molise e il Maceratese.

In Sicilia

Anche la Sicilia, già duramente colpita dalla siccità, ha dovuto fare i conti con nubifragi improvvisi. La provincia di Enna e quella di Ragusa hanno visto cadere fino a 85,6 mm di pioggia in poco più di unʼora a Monterosso Almo, mentre il resto dellʼisola è rimasto a secco, aggravando la crisi idrica. Questa disparità di condizioni mette ulteriormente in evidenza lʼestrema variabilità e imprevedibilità del clima attuale.

Nel Nord Italia

Il caldo torrido non risparmia nemmeno le aree alpine, dove il permafrost dei ghiacciai si sta sciogliendo rapidamente. Lo zero termico è stato registrato sopra i 5000 metri in diverse giornate, una situazione preoccupante per la stabilità dei ghiacciai. Inoltre, le sabbie sahariane depositatesi sulle Dolomiti hanno accelerato lo scioglimento dei ghiacci. Nonostante questo, i grandi laghi del Nord mantengono percentuali di riempimento superiori alla norma, con il Lario al 61,2% e il Verbano allʼ88,6%. Tuttavia, il fiume Po ha visto una riduzione del flusso idrico, pur restando sopra i livelli delle estati recenti.

Nel Centro-Sud

Nel Centro-Sud, la siccità si conferma una crisi consolidata. In Abruzzo, le temperature sono superiori di 3 gradi rispetto alla media, con precipitazioni praticamente assenti in alcune aree. Il lago di Penne è già a secco, e il bacino di Chiauci esaurirà le riserve entro dieci giorni. In Puglia, le riserve idriche sono ormai riservate solo allʼuso potabile, con solo il 30% dellʼacquadisponibile rispetto allo scorso anno.

Consapevolezza e prevenzione

“Ovunque i Consorzi di bonifica stanno lavorando per rendere la rete idraulica più ricettiva possibile, ma è nota la sua inadeguatezza di fronte alla violenza degli eventi meteo; non è allarmismo, ma solo buon senso quindi, consigliare a tutti di non lasciare oggetti di valore economico od affettivo nei piani bassi o sotterranei. L’adattamento alla nuova situazione climatica inizia anche dall’autonoma consapevolezza di prevenzione civile, che ciascuno di noi deve assumere”. È l’invito lanciato da Francesco Vincenzi, Presidente dellʼAnbi.

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