Dimostranti di estrema destra e polizia britannica si sono scontrati sabato, mentre in tutto il Regno Unito si diffondevano disordini legati alla disinformazione su un accoltellamento di massa in cui sono morte tre minorenni. La violenza ha allarmato la comunità musulmana britannica, rappresentando una sfida per il primo ministro Keir Starmer, in carica da un mese, e evidenziando la presenza di agitatori di estrema destra in un momento di successo elettorale per gli elementi anti-immigrazione nella politica britannica. Diversi agenti sono rimasti feriti a Liverpool. Disordini anche a Belfast, Nottingham e Bristol. Si tratta del quarto giorno di scontri dopo l’attacco con coltello di lunedì a Southport, alimentati anche da fake news sui social media inerenti Axel Rudakubana, accusato di diversi capi di imputazione per omicidio e tentato omicidio in seguito all’aggressione a una festa danzante a tema Taylor Swift. Il 17enne è accusato di aver ucciso Bebe King, sei anni, Elsie Dot Stancombe, sette anni, e Alice Dasilva Aguiar, nove anni, e di aver ferito altre 10 persone. Starmer ha accusato i “teppisti” di “dirottare” il dolore della nazione per “seminare odio”. La violenza è iniziata martedì sera a Southport, con la folla che ha lanciato mattoni contro una moschea. La polizia ha attribuito la colpa all’English Defence League, un’organizzazione anti-islamica. I disordini hanno colpito anche Londra, dove 111 persone sono state arrestate fuori dalla residenza di Starmer a Downing Street. Il Primo Ministro ha annunciato nuove misure per la condivisione di informazioni di intelligence, l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale e ordini di comportamento criminale. I politici laburisti hanno accusato il leader del partito Reform UK, Nigel Farage, di alimentare i disordini. Alle elezioni del mese scorso, Farange ha ottenuto il 14 percento dei voti.