In un’estate segnata da un’Italia che si divide tra siccità e maltempo, le spiagge dello Stivale sono già affollate, nonostante molti italiani rinuncino alle tradizionali vacanze al mare. La tendenza emergente di questa estate 2024 è la tintarella ‘green’: quasi quattro italiani su dieci (39%) scelgono di arricchire la propria dieta con frutta e verdura che favoriscono l’abbronzatura, come carote e radicchio, contribuendo anche al benessere generale. Questo è quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè, che evidenzia come le alte temperature incoraggino le giornate in spiaggia alla ricerca di una pelle ambrata. Consumare cibi ricchi di Vitamina A stimola la produzione di melanina nell’epidermide, proteggendo dalle scottature e permettendo una tintarella sana e naturale. È questa una tendenza che rispecchia una crescente sensibilità verso l’uso di prodotti naturali in vari ambiti. Tra gli alimenti più gettonati dagli amanti dell’abbronzatura, le carote spiccano con 1200 microgrammi di Vitamina A per 100 grammi, rappresentando un vero superfood per chi vuole prendere il sole. Seguono gli spinaci e il radicchio (500-600 microgrammi), le albicocche (350-500 microgrammi), la cicoria, le lattughe, il melone giallo, il sedano, i peperoni, i pomodori, le pesche gialle e i cocomeri.
Oltre a promuovere l’abbronzatura, il consumo di frutta e verdura fresche aiuta a combattere il caldo estremo, fornendo vitamine, sali minerali e liquidi essenziali per mantenere il corpo efficiente e combattere i radicali liberi prodotti dall’esposizione solare. La tendenza all’abbronzatura green è confermata anche dalla scelta di creme solari con ingredienti naturali, ritenute fondamentali dal 13% degli italiani e importanti da un altro 39%, sempre secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
Aziende agricole
Negli ultimi anni, è cresciuta una linea di agri-cosmesi, con sempre più aziende agricole che offrono creme di bellezza a base di olio extravergine d’oliva, vino, latte d’asina, kiwi, visciole e altri prodotti naturali. L’agribeauty contadino si conferma un’opportunità significativa per l’agricoltura italiana, capace di valorizzare le proprietà naturali comprovate dalla ricerca scientifica con iniziative imprenditoriali e innovative, spesso guidate da giovani.