Un’indagine dell’Aeronautica Militare ha rivelato che l’incidente mortale di un Osprey, avvenuto a novembre al largo del Giappone, è stato provocato da crepe in un ingranaggio metallico e dalla decisione del pilota di non atterrare nonostante gli avvertimenti. L’incidente del CV-22B ha causato la morte di otto membri dell’Air Force Special Operations Command, portato al fermo della flotta. Quattro incidenti mortali in due anni, con questo tipo di velivolo, hanno sollevato dubbi sulla sua sicurezza, capace di volare come un aereo e atterrare come un elicottero. L’Aeronautica ha attribuito la colpa a un pignone nel cambio proprotor, ma non ha ancora determinato la causa delle crepe.
indagine
Un ufficio del Pentagono era a conoscenza che il guasto del cambio poteva portare alla perdita totale di velivolo ed equipaggio, ma non ha condiviso queste informazioni. Il tenente generale Michael Conley ha dichiarato che il pilota aveva l’istinto di completare la missione. Quando sono iniziati i problemi, l’Osprey stava volando lungo la costa giapponese verso Okinawa. Vibrazioni nell’albero motore e avvisi di bruciatura del chip, non hanno fermato il pilota maggiore Jeff Hoernemann e l’equipaggio. Dopo sei avvisi di chip, Hoernemann decise di proseguire il volo di 300 miglia nautiche. L’indagine ha concluso che il pilota era concentrato sull’esercitazione militare piuttosto che sui problemi dell’aereo. Durante il volo, l’Osprey ricevette sei avvisi di chip detector fail. Sei secondi dopo, l’Osprey si schiantò in acqua, uccidendo tutti a bordo. Dopo la tragedia, il Giappone ha sospeso tutta la sua flotta e implementato misure di sicurezza più severe. Nell’incidente hanno perso la vita il maggiore Eric V. Spendlove, il maggiore Luke A. Unrath, il capitano Terrell K. Brayman, il sergente tecnico Zachary E. Lavoy, il sergente maggiore Jake M. Turnage, il primo aviere Brian K. Johnson, il sergente maggiore Jacob M. Galliher e il maggiore Jeff Hoernemann.