A partire da venerdì, gli artisti di Hollywood nel settore dei videogiochi hanno deciso di scioperare esprimendo preoccupazioni riguardo all’intelligenza artificiale nel nuovo contratto. La questione dell’IA generativa e la sua potenziale capacità di sostituire i lavoratori è stata cruciale per attori e sceneggiatori durante gli scioperi di Hollywood dello scorso anno. Secondo il sindacato Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA), sebbene i sindacati abbiano raggiunto un accordo con gli studi in autunno, le trattative tra attori dei videogiochi e sviluppatori proseguono da oltre un anno e mezzo. Il sindacato, che rappresenta 160.000 attori, sta negoziando con aziende di videogiochi come Activision, Blindlight, Disney Character Voices, Electronic Arts, Formosa Interactive, Insomniac Games, Take 2 Productions, VoiceWorks Productions e WB Games. Un portavoce dei produttori di videogiochi ha espresso delusione per la decisione del sindacato di scioperare, sottolineando che erano vicini a un accordo e pronti a riprendere le trattative. “È sorprendente che questi studi di videogiochi non abbiano appreso nulla dalle lezioni dell’anno scorso”, ha dichiarato Duncan Crabtree-Ireland, direttore esecutivo di SAG-AFTRA. Gli attori di videogiochi non solo prestano la voce ai personaggi, ma eseguono anche performance in motion capture e offrono la loro somiglianza a personaggi digitali. I leader sindacali hanno affermato di non essere “totalmente contrari all’IA”, ma esprimono preoccupazione per l’uso incontrollato che potrebbe sostituire gli attori senza il loro consenso. Durante una riunione su Zoom, Ray Rodriguez, responsabile dei contratti per SAG-AFTRA, ha descritto lo sciopero come “un’ultima risorsa”. Zeke Alton, artista di videogiochi, ha sottolineato che l’accordo sui media interattivi è incompleto e presenta scappatoie pericolose. Il ComicCon di San Diego, iniziato giovedì, sarà esentato dallo sciopero.