Firmato un accordo tra Cina e Filippine per attenuare le tensioni nella contesa area del Mar Cinese Meridionale. Le Filippine controllano Second Thomas Shoal, un territorio rivendicato anche da Pechino, con scontri crescenti che sollevano timori di un possibile conflitto più ampio che potrebbe coinvolgere gli Stati Uniti. Il governo ha annunciato l’accordo senza fornire dettagli. “Entrambe le parti riconoscono la necessità di ridurre la tensione nel Mar Cinese Meridionale e di gestire le divergenze attraverso dialogo e consultazione, concordando che l’accordo non pregiudicherà le rispettive posizioni,” ha dichiarato il Dipartimento degli Affari Esteri di Manila. La Cina ha dispute con vari governi sui confini nel Mar Cinese Meridionale, e questo accordo con le Filippine potrebbe aprire la strada a intese simili con altri paesi rivali. Resta da vedere se l’accordo sarà implementato con successo e quanto durerà.
Speronamento
La guardia costiera cinese ha usato cannoni ad acqua e manovre per impedire rifornimenti al personale della marina filippina presso l’avamposto di Manila sulla secca. Il 17 giugno le forze cinesi hanno speronato e abbordato due imbarcazioni filippine, sequestrando cibo, rifornimenti e armi. Diversi membri della marina filippina sono stati feriti. Cina e Filippine si accusano reciprocamente dello scontro e rivendicano i diritti sovrani sulla secca. Gli Stati Uniti e i loro principali alleati asiatici e occidentali, tra cui Giappone e Australia, hanno condannato le azioni cinesi e chiesto il rispetto del diritto internazionale e della libertà di navigazione nel Mar Cinese Meridionale. Oltre a Cina e Filippine, Vietnam, Malesia, Brunei e Taiwan sono coinvolti in dispute territoriali nella zona. L’esercito USA ha schierato navi e jet da combattimento per decenni in quella che chiama libertà di navigazione e pattugliamenti di sorvolo, a cui la Cina si oppone.