Decollato con successo per il suo volo inaugurale dalla Guyana francese il nuovo razzo europeo Ariane-6 con l’obiettivo di mettere in orbita un gruppo di satelliti. Un’anomalia nello stadio superiore ha impedito il completamento della missione. I computer di bordo hanno spento prematuramente l’unità di potenza ausiliaria, impedendo l’espulsione delle capsule di rientro. Nonostante questo, il volo è stato dichiarato riuscito. “Siamo sollevati ed emozionati,” ha dichiarato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea. Ariane-6 è ideato per garantire l’accesso allo spazio a governi e aziende europee.
Design sacrificabile
Tuttavia esistono preoccupazioni riguardo al suo design sacrificabile, che richiede un nuovo razzo per ogni missione, mentre, al contrario, i veicoli americani sono parzialmente riutilizzabili. Il secondo stadio del razzo è in grado di riavviarsi più volte, permettendo il lancio di numerosi satelliti. Questo previene anche che il razzo si trasformi in detriti spaziali. Nel 1996, il volo inaugurale dell’Ariane-5 esplose 37 secondi dopo il lancio, ma successivamente dominò il mercato dei lanci commerciali. Tuttavia, i razzi riutilizzabili Falcon-9 di Elon Musk hanno ridotto la competitività dell’Ariane-5. Le tecnologie riutilizzabili europee non saranno disponibili prima del 2030. Ariane-6 ha già contratti di lancio per i primi tre anni, incluso un accordo per 18 lanci della costellazione di satelliti internet Kuiper di Jeff Bezos. Le autorità europee mirano a far volare Ariane-6 una volta al mese. Se questa frequenza di volo verrà mantenuta, il razzo dovrebbe affermarsi nel settore. Ariane-6 è un’iniziativa di 13 stati membri dell’ESA, con Francia (56%) e Germania (21%) al comando. I partner hanno promesso sussidi fino a 340 milioni di euro (295 milioni di sterline) all’anno per sostenere la fase iniziale di sfruttamento di Ariane-6.