Numerosi funzionari, legislatori e strateghi democratici ritengono improbabile la candidatura di Joe Biden alla Presidenza, creando tensioni nel partito. Anche tra i membri del Democratic National Committee emergono crepe. “Nessuno è insostituibile,” ha detto Mark LaChey, ex vicepresidente del Partito Democratico del Michigan. Il New York Times ha affermato che la candidatura di Biden sta diventando insostenibile. Per anni, i funzionari democratici hanno minimizzato le preoccupazioni sull’età di Biden, ma dopo il primo dibattito presidenziale, le ansie si stanno trasformando in azioni. I donatori stanno finanziando sondaggi per valutare alternative. Biden ha affermato di non voler ritirarsi, adottando un tono di sfida nel suo discorso in Wisconsin. Il suo portavoce, Kevin Munoz, ha detto che il presidente è impegnato a guadagnarsi la fiducia degli elettori. La famiglia di Biden ha influenzato la sua decisione di restare in corsa. Se si ritirasse, dovrebbe liberare i suoi delegati. Alcuni consiglieri suggeriscono che l’attenzione sull’età interessa solo donatori, media ed esperti. Tuttavia, i sondaggi mostrano che molti elettori ritengono Biden troppo vecchio per un altro mandato. Jonathan Saidel, membro del comitato di Philadelphia, ha detto che l’intervista di Biden ad ABC News è andata meglio del dibattito alla CNN e che sostenere Biden è più importante che convincere gli elettori dei meriti del presidente. Non c’è unanimità su un possibile sostituto. Alcuni membri del DNC propongono un processo di nomina più aperto. David Walters, ex governatore dell’Oklahoma e membro del DNC, ha espresso preoccupazione dopo il dibattito, citando i sondaggi su Biden. Walters ha elogiato i successi legislativi di Biden e la sua competenza in politica estera, affermando che se il presidente si dimettesse, riceverebbe elogi per il suo sacrificio personale per il bene della nazione.