Un recente rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato giovedì, evidenzia che la Cina domina la corsa ai brevetti per l’intelligenza artificiale generativa, con oltre 38.000 brevetti registrati dal 2014 al 2023. L’Ia generativa è in grado di creare contenuti come testo, immagini, musica, audio e video. Geograficamente, la Cina è in testa con 38.210 invenzioni, seguita dagli Stati Uniti (6.276), Corea del Sud (4.155), Giappone (3.409) e India (1.350). I brevetti per l’intelligenza artificiale generativa rappresentano ora il 6% del totale mondiale.
mercato ancora da sfruttare
La Cina sta cercando di recuperare terreno rispetto a OpenAI, proprietario di ChatGPT, e ai giganti tecnologici statunitensi come Microsoft, Google e Amazon nello sviluppo di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM). ChatGPT ha conquistato il mondo nel novembre 2022 grazie alla sua capacità di generare risposte simili a quelle umane. L’anno scorso, Alibaba e Baidu hanno lanciato i propri LLM per sfidare le controparti statunitensi. A maggio, la Cina ha avviato un piano triennale per rafforzare gli standard nei chip di intelligenza artificiale e nell’intelligenza artificiale generativa, aumentando anche la potenza di calcolo nazionale. “La Cina ha un mercato ampio e ancora da sfruttare per consumatori e aziende, che può innovare e applicare le tecnologie di intelligenza artificiale generativa in varie applicazioni,” ha dichiarato Wei Sun, consulente senior presso Counterpoint Research. “Questa è la chiave per la vittoria della Cina: implementazioni nel mondo reale che potrebbero superare gli Stati Uniti.” Il rapporto delle Nazioni Unite indica che i brevetti di GenAI sono dominati da immagini e video con 17.996 invenzioni, seguiti da testo (13.494) e parlato o musica (13.480). L’agenzia intende aiutare i decisori politici a “guidare lo sviluppo della GenAI per il bene comune”.