Migliaia di manifestanti hanno assaltato il parlamento del Kenya martedì per opporsi alle nuove proposte fiscali, obbligando i legislatori a fuggire e provocando una reazione armata da parte della polizia. Diverse persone hanno perso la vita in quello che è l’attacco più significativo al governo degli ultimi decenni. Il presidente William Ruto ha definito gli eventi come “traditori” e ha promesso di reprimere con fermezza i disordini. L’Associazione Medica del Kenya ha riportato almeno cinque morti e oltre 30 feriti. La polizia ha usato proiettili veri e gas lacrimogeni contro i manifestanti che chiedevano assistenza sanitaria.
l’opposizione alla legge fiscale
Ruto, che si trovava fuori Nairobi per un ritiro dell’Unione Africana, dovrebbe firmare la legge fiscale entro la settimana. Domenica, il Presidente ha cercato di calmare le tensioni, esprimendo il suo orgoglio per i giovani keniani che hanno adempiuto al loro dovere democratico. A Nairobi, l’ineguaglianza e la corruzione governativa hanno aumentato le frustrazioni. L’opposizione alla legge fiscale ha unito molte persone, superando le divisioni tribali. I vescovi cattolici hanno esortato la polizia a non usare la forza contro i manifestanti e hanno chiesto al governo di ascoltare i cittadini. Il presidente della Kenya Law Society ha riferito che 50 keniani sono stati “rapiti” da individui presumibilmente appartenenti alle forze dell’ordine. Secondo i gruppi della società civile, alcune persone sono state prelevate dalle loro case, dai luoghi di lavoro e da spazi pubblici prima delle proteste. Diplomatici di 13 paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, hanno manifestato preoccupazione per la violenza e i rapimenti dei manifestanti.