Mercoledì scorso, un incendio ha distrutto un edificio che ospitava lavoratori stranieri in Kuwait, provocando la morte di circa 40 cittadini indiani e il ferimento di oltre 50 persone. Le autorità locali hanno suggerito che l’incendio potrebbe essere stato causato da violazioni del codice edilizio. Il ministro dell’Interno, Sheikh Fahad Al-Yousuf Al-Sabah, ha confermato il bilancio delle vittime e ha ordinato l’arresto del proprietario dell’edificio. “Affronteremo il problema del sovraffollamento dei lavoratori,” ha dichiarato. “Adesso verificherò quali violazioni sono state commesse e prenderò provvedimenti contro il proprietario dell’edificio.” Il colonnello Sayed Hassan al-Mousawi, capo del dipartimento investigativo sugli incidenti dei vigili del fuoco, ha riferito che il numero delle vittime potrebbe aumentare ulteriormente.
situazione sotto controllo
I feriti sono stati trasportati in cinque ospedali governativi in Kuwait. Il sottosegretario agli affari esteri dell’India, Kirti Vardhan Singh, si recherà in Kuwait per facilitare il rimpatrio dei corpi e fornire assistenza ai feriti. Il primo ministro indiano Narendra Modi ha espresso le sue condoglianze alle vittime e ha sottolineato che l’ambasciata indiana “sta monitorando attentamente la situazione e collabora con le autorità locali per assistere le persone colpite.” “L’incidente dell’incendio a Kuwait City è tragico. I miei pensieri vanno a tutti coloro che hanno perso i loro cari. Prego che i feriti si riprendano rapidamente,” ha scritto Modi su X. Il Kuwait, come altri paesi del Golfo Persico, ospita una vasta comunità di lavoratori migranti che supera di gran lunga la popolazione locale. La nazione, con circa 4,2 milioni di abitanti, è leggermente più piccola dello stato americano del New Jersey, ma possiede la sesta riserva petrolifera più grande al mondo. Un incendio in una raffineria di petrolio nel 2022 ha causato la morte di quattro persone.
