lunedì, 16 Dicembre, 2024
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Mattarella: “Giustizia, senza l’indipendenza delle toghe è incrinato lo Stato di diritto”

Il Capo dello Stato invita l’Ue “a essere essenziale per non cadere nell’irrilevanza"

In mattinata ha parlato di come l’Unione europea, a pochi giorni dalle elezioni, debba avere quanto prima un ruolo essenziale “per non cadere nell’irrilevanza”. Nel pomeriggio poi ha ribadito con forza l’importanza dell’indipendenza della Magistratura come pilastro fondamentale dello Stato democratico. Quello di ieri è stato un mercoledì condito da forti dichiarazioni per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Partendo dal secondo tema, di cui ha parlato nel corso di un incontro con una delegazione della Rete europea dei Consigli di Giustizia, il Capo dello Stato è dunque tornato a trattare di un argomento a lui da sempre molto caro, quell’autonomia della Magistratura fondamentale per il benessere, ma soprattutto il futuro, del Paese. E per l’occasione ha ricordato di come la Corte di giustizia dell’Unione europea abbia sottolineato che il requisito dell’indipendenza dei giudici attiene al contenuto essenziale “del diritto fondamentale a un equo processo”. Ha inoltre evidenziato di come la Magistratura svolga un ruolo cruciale nella tutela dei diritti e nella garanzia di giustizia, senza la quale lo stato di diritto, fondato sull’uguaglianza e la dignità della persona, sarebbe gravemente compromesso: “Va quindi salvaguardata l’indipendenza della Magistratura che allo stesso tempo costituisce una prerogativa di ogni singolo appartenente all’ordine giudiziario e insieme un diritto di ciascun cittadino”. E su questo punto Mattarella ha sottolineato come recenti vicende in alcune democrazie occidentali abbiano dimostrato quanto gravi possano essere le conseguenze quando viene compromessa l’autonomia dell’organo di giurisdizione, ovvero quando vengono influenzate politicamente le nomine e le carriere dei magistrati: “Per questo esiste un dovere collettivo per la Magistratura europea di dichiarare in modo chiaro la propria opposizione a qualsiasi atto che possa compromettere l’indipendenza. Si tratta del fondamentale, irrinunciabile principio della soggezione del potere, di ogni potere, alla legge”.

Il ruolo della Ue

Come anticipato, nella mattinata di ieri il Capo dello Stato ha parlato di come si immagina debba essere il futuro dell’Ue: “Dovrà essere rilevante” e nello stesso tempo il Parlamento europeo “dovrà definire la propria identità senza indugio”. Parole dai contenuti forti dette in qualità di ospite all’Assemblea di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Il luogo adatto per complimentarsi anche con i commercianti per quanto fatto durante il Covid, ma anche per un duro monito affinché non ci siano più le chiusure dei cosiddetti negozi di prossimità colpiti, in dieci anni, da più di 110mila cessazioni di attività. Tornando alle elezioni, nel suo intervento Mattarella ha anche ribadito il ruolo dell’Unione europea come baluardo di pace, stabilità e progresso: “Non è solo un’entità economica e politica, ma una comunità di valori condivisi che ha il compito di garantire la pace e la prosperità per i suoi cittadini” ha detto, sottolineando di come l’impegno continuo dell’Europa nel promuovere la pace e la cooperazione internazionale è essenziale per mantenere la sua rilevanza e influenza nel mondo.

L’importanza dei negozi

Dopo questa nota a margine dedicata alle elezioni, il Presidente si è soffermato nello specifico sull’importanza del commercio e di tutti quei locali “le cui luci e insegne spesso illuminano le strade cittadine, svolgendo un ruolo importante anche per garantire la sicurezza. I negozi di vicinato svolgono un ruolo vitale nei centri storici e nei quartieri periferici”.Insomma, non solo semplici locali, ma fulcri per la vita sociale di comunità: “Sono luoghi di incontro, relazione e amicizia. Senza di essi, gli anziani rischiano di sentirsi più soli e i giovani perdono punti di aggregazione nel loro territorio. Questi negozi rappresentano nodi cruciali nella rete di servizi offerta ai cittadini. L’equilibrio territoriale è un fattore fondamentale per il benessere sociale. Di conseguenza, la perdita di oltre 110mila attività commerciali negli ultimi dieci anni non riguarda solamente il settore del commercio, ma ha ripercussioni sull’intera società”.

Secondo Mattarella il commercio svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la coesione sociale e stimolare lo sviluppo economico, ma è anche un elemento essenziale per raggiungere obiettivi come la sostenibilità ambientale: “Agisce come catalizzatore per l’integrazione sociale, come dimostra la significativa presenza di imprese gestite da immigrati provenienti da altri Paesi. Inoltre, il commercio è un indicatore importante dello stato di legalità di una società, agendo come un termometro per valutare la sua salute complessiva”.

Le varie crisi

Durante l’assemblea della Confcommercio, il Capo dello Stato ha ricordato come il settore sia stato tra i più colpiti dalla pandemia di Covid-19, ma anche dalle guerre e dalla crisi economica: “Il commercio, in Italia, ha subito un duro colpo a causa della contrazione dei consumi, causata dalle crisi che abbiamo affrontato, dal Covid all’aggressione russa all’Ucraina, con conseguenti ripercussioni sulla rete di distribuzione al dettaglio. È importante ricordare e conservare memoria di queste sfide” – ringraziando i commercianti per quanto fatto -. “Questo è il momento per esprimere gratitudine per il vostro contributo nei momenti più difficili della pandemia, quando le nostre comunità erano in ginocchio e le strade deserte: i negozi aperti sono stati punti di riferimento per la resilienza collettiva, anticipando la ripresa che è poi avvenuta. Grazie per il vostro impegno in quei momenti cruciali, grazie per quello che siete”.

La crescita italiana

Mattarella, continuando, non ha mancato di soffermarsi sui risultati di crescita ottenuti ultimamente dall’economia italiana: “C’è stato un certo stupore di fronte ai risultati della ripresa economica dopo il periodo difficile che abbiamo attraversato. L’Italia ha sorpreso per essere stata tra i primi, dopo Stati Uniti e Canada all’interno del G7, per quanto riguarda la crescita economica, superando Francia e Germania. È importante ricordare che il settore terziario commerciale rappresenta quasi il 50% del valore aggiunto dell’Italia e contribuisce in modo significativo ai livelli occupazionali”.

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