La decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi di interesse “non è stata affrettata, ma rappresenta un passo logico in risposta all’allentamento dell’inflazione”. Sono parole, queste, dette ieri in conferenza a Bruxelles dal membro del Consiglio direttivo della Bce e Presidente della Bundesbank Joachim Nagel che ha tenuto anche a specificare di come comunque la Banca non possa “operare con il pilota automatico” e dunque bisognerà continuare comunque su una certa politica monetaria restrittiva: “Continueremo a prendere decisioni basate sui dati e sulle prospettive economiche”. Insomma, l’azione della Banca resterà comunque prudente e misurata. Nagel ha inoltre evidenziato le previsioni di un forte aumento dei salari negoziati per quest’anno e una robusta crescita anche negli anni a venire: “Tutto questo potrebbe contribuire a mantenere l’inflazione elevata, soprattutto nel settore dei servizi”.
Voto contrario
La decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi di interesse ha visto un solo voto contrario tra i membri del Consiglio direttivo: quello del Governatore austriaco Robert Holzmann il quale ieri ha sottolineato l’importanza di basare le decisioni di politica monetaria su dati concreti e aggiornati. La sua posizione riflette una preoccupazione per le prospettive inflazionistiche che, secondo le nuove stime, mostrano un aumento rispetto alle previsioni precedenti. Un incremento proiettato dell’inflazione potrebbe richiedere un approccio più cauto e restrittivo, in contrasto con la recente mossa della Bce.
Serve prudenza
Per Isabel Schnabel, altro membro del Consiglio direttivo, la decisione di abbassare i tassi di interesse di 25 punti base è stata presentata come un successo significativo per la politica monetaria, che ha giocato un ruolo cruciale nel rafforzare la fiducia economica nell’Eurozona. Tuttavia ha ribadito che, a causa dell’incertezza che ancora caratterizza le previsioni inflazionistiche, la Bce deve mantenere un approccio flessibile e adattabile: “Non possiamo impegnarci anticipatamente su un particolare percorso dei tassi”, ha detto, rimarcando la necessità di una politica monetaria reattiva e basata sui dati economici aggiornati. Anche il Governatore della Banca centrale del Portogallo Mario Centeno predica prudenza visto che la Bce non prevede, per i prossimi tre mesi, un calo del tasso d’inflazione.
Secondo François Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del Consiglio direttivo, la Bce mantiene una visione ottimistica sulla gestione dell’inflazione nella zona euro, prevedendo un “atterraggio morbido” e una riduzione dei tassi di interesse a un ritmo adeguato. Per quanto riguarda le prossime mosse della Banca, ha dichiarato che il Consiglio adotterà “il ritmo appropriato per i futuri tagli dei tassi, senza fretta né procrastinazione”.