sabato, 16 Novembre, 2024
Cultura

Arte: restituito a Bologna il San Giovanni trafugato nel 1975

‘San Giovanni Evangelista’, il dipinto ovale olio su tela di scuola bolognese del 1600 attribuito a Girolamo Negri detto “Il Boccia” è stato ritrovato dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bologna nell’aprile del 2023 in ottimo stato. Restituito Lunedì 3 giugno 2024 ad Asp Città di Bologna, sarà esposto alla Quadreria in via Marsala. Il dipinto fu trafugato dal Santuario di Santa Maria del Baraccano a Bologna nella notte del 29 novembre del 1975.

La cerimonia di restituzione dell’opera si è svolta nella Quadreria di Asp alla presenza di Elena di Gioia, delegata alla Cultura del Comune di Bologna, della Soprintendenza archeologica delle Belle Arti e di Milena Naldi, storica dell’Arte dell’Arcidiocesi di Bologna che ha contribuito all’autenticazione del quadro. “Chiunque potrà rivederlo e credo sia un bel regalo alla città”, commenta Stefano Brugnara, amministratrice unica Asp, mentre i Carabinieri ricordano che non bisogna mai perdere la speranza di ritrovare un’opera d’Arte rubata, anche tanti anni fa, se si ha a disposizione un’immagine per il confronto in banca dati.

Le operazioni di recupero

Il ritrovamento è avvenuto infatti dopo una serie di controlli eseguiti dai carabinieri del nucleo patrimonio culturale nel monitorare le vendite sul mercato antiquario attraverso siti, case d’asta e e-commerce più in generale. Più in dettaglio, è stato fondamentale il confronto tra la foto inserita nel 1975 nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti e l’immagine del dipinto vero e proprio trovato nella casa d’aste e di conseguenza le ricerche eseguite attraverso la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna e gli studi fatti dall’ufficio beni culturali della Diocesi di Bologna.

“Proprio una vendita in una casa d’aste di Milano – ha spiegato il tenente colonnello Giuseppe De Gori, comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bologna – ci ha portati alla scoperta e al recupero del dipinto, un’operazione alquanto difficoltosa poiché’, nel frattempo, l’opera era già stata venduta ad un ignaro acquirente in buona fede e affidata a due restauratori, per operare sia sulla tela che sulla cornice. Posta l’attenzione dell’autorità giudiziaria di Milano, si è proceduto al sequestro del dipinto” “è già dal 1969 che si catalogano i beni rubati con immagini fotografiche, all’epoca in bianco e nero, poi trasferite nella banca dati istituita con l’avvento dei primi computer dagli anni’90 e regolati grazie a un decreto legislativo del 2004 – ha spiegato il tenente colonnello De Gori -. Un sistema informatico che ora ci consente di fare ricerche anche per immagini e quindi, avendo una buona fotografia dell’opera da ricercare, di portare a termine buoni risultati”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Arera, nuove misure per la riforma del settore rifiuti urbani

Paolo Fruncillo

Madonna con il Bambino di Bellini ospite a Torino

Redazione

Arte e tasse: come non perdersi nel labirinto

Priscilla Tirabassi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.