E’ già partita la campagna elettorale nel Regno Unito per il voto anticipato del 4 luglio prossimo. Dopo che il premier britannico Sunak ha annunciato lo scioglimento anticipato della legislatura, il Paese è già pronto al voto. Anche i vescovi della Chiesa d’Inghilterra hanno lanciato un appello per mettere la preghiera e la partecipazione al centro della campagna elettorale. Gli arcivescovi Justin Welby e Stephen Cottrell hanno esortato le persone a “riflettere e pregare per la nostra nazione e il nostro mondo.” La situazione politica è in forte cambiamento e i conservatori, al governo da 14 anni, starebbero perdono consensi a favore dello schieramento laburista. Tra gli analisti sono in molti a ritenere che le elezioni anticipate siano una strategia politica mirata a limitare i danni. I sondaggi danno il partito conservatore sotto di 20 punti percentuali rispetto all’opposizione laburista. Nelle ultime elezioni, nel 2019, i conservatori avevano conquistato il controllo del Paese con il il 44% dei consensi, mentre gli attuali sondaggi attestano i conservatori tra il 21% e il 26%. Il crollo, secondo molti analisti, sarebbe dovuto all’insoddisfazione economica della base elettorale sia all’isolamento internazionale seguito alla Brexit.
PrayYourPart
Finora più attiva di tutti sembra la Chiesa d’Inghilterra che ha lanciato immediatamente dopo l’annuncio del premier Sunak la campagna “PrayYourPart” per promuovere la preghiera e la partecipazione alla vita della nazione “sia come elettori che come cittadini.” Una serie di riflessioni tematiche quotidiane scritte dai vescovi, tratte dalla Bibbia e dall’esplorazione di temi importanti saranno pubblicate ogni giorno, per tre settimane, fino al voto. Saranno diffuse tramite social e attraverso “altoparlanti intelligenti”. Durante le prossime settimane, una serie di elettori cristiani provenienti da tutta l’Inghilterra saranno invitati a condividere ciò per cui stanno pregando per la nazione, anche attraverso una serie di video.
Momento critico per l’Inghilterra
Gli arcivescovi Justin e Stephen hanno dichiarato in una nota: “le prossime elezioni generali sono un momento critico nella vita della nostra nazione, che modellerà il nostro futuro eleggendo coloro che prenderanno decisioni che riguardano le generazioni a venire. È un momento per tutti noi – persone di tutte le fedi e di nessuna – di porre domande importanti su che tipo di paese vogliamo essere. Siamo di fronte a sfide epiche sia nel nostro paese che nel nostro mondo: dalle questioni di guerra e di pace, alla povertà e all’ingiustizia e al futuro della Terra che Dio ci ha dato. Di fronte a questioni così grandi, il nostro istinto di cristiani è quello di rivolgersi a Dio nella preghiera e quindi vogliamo mettere la preghiera al centro di questa campagna.” In questo largo dibattito, sottolineano i vescovi della Chiesa inglese, “ci tratteremo l’un l’altro con rispetto e gentilezza.”