Si sa, il nostro paese viene vissuto come un paese incomprensibile all’estero, sono troppe le vicende che non si capiscono e che seguono tragitti tortuosi. Ma talvolta capita anche agli italiani di non capire il senso di cose che accadono. Prendiamo il caso recentissimo dell’importantissimo emendamento art. 1 bis al Decreto Legge n. 18 del 17 marzo che in queste ore si sta per approvare in Senato nel più assoluto silenzio sul suo significato. In definitiva si vogliono annullare, anche retroattivamente, ‘ogni responsabilità personale di ordine penale, civile, contabile e da rivalsa, se giustificate dalla necessità di garantire, sia pure con mezzi e modalità non sempre conformi agli standard di sicurezza, la continuità dell’assistenza sanitaria indifferibile sia in regime ospedaliero che territoriale e domiciliare’. Così recita l’emendamento! Ora mi pare di buon senso che queste condizioni si possano applicare rapidamente a medici e paramedici che sono oggettivamente quelli che rischiano la vita e sono sottoposti ed orari di lavoro mai visti, e comunque da applicare a coloro che operativamente sono impegnati direttamente alla assistenza dei malati.
A loro lo dobbiamo per ragioni morali e di protezione rispetto a qualsiasi situazione li possa danneggiare mentre rischiano in una condizione di lavoro di estrema emergenza. Ma il fatto che nell’emendamento ci siano anche un numero esteso di tante altre figure (sostanzialmente tecnopolitiche), la questione può assumere tutt’altro carattere. Mi chiedo perché in queste ore nessuno abbia sentito il dovere e l’esigenza di spiegare ai cittadini la ratio del provvedimento? Sono convinto che ci sono delle ragioni che spingono il legislatore ad intraprendere questa soluzione; ed allora lo si spieghi semplicemente. In questi terribili 40 giorni è successo di tutto: sono morti pazienti e tanti medici e paramedici, ancora tanti sono ricoverati e tanti altri sono assistiti a casa oltre a tutti gli italiani in quarantena. Per il rispetto che si deve a costoro, qualcuno ne parli. Farà bene al preziosissimo settore della Sanità, farà bene al Parlamento.