Sono state mobilitate le forze armate di Taiwan in seguito alle esercitazioni avviate dalla Cina tre giorni dopo l’insediamento di Lai Ching-te come presidente dell’isola, figura che Pechino considera “separatista”. La Cina, che rivendica Taiwan come parte del proprio territorio, ha criticato il discorso inaugurale di Lai, definito “vergognoso” dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Il neo-presidente Taiwanese dal canto suo ha invitato Pechino a cessare le minacce.
La “guerra fredda” di Pechino
Il Comando del Teatro Orientale dell’Esercito cinese ha iniziato esercitazioni congiunte nello Stretto di Taiwan, coinvolgendo esercito, marina, aeronautica e forza missilistica anche intorno alle isole di Kinmen, Matsu, Wuqiu e Dongyin. Il ministero della Difesa di Taiwan ha condannato queste manovre, dichiarandosi fiducioso nella capacità di proteggere il proprio territorio. Le autorità taiwanesi avevano già monitorato i movimenti militari cinesi prima dell’inaugurazione. Le operazioni di Pechino si concentrano su pattugliamenti congiunti, attacchi di precisione e operazioni integrate per testare le capacità di combattimento di Taiwan. I media statali cinesi hanno pubblicato una mappa delle zone di esercitazione.
Nonostante ciò, non si è registrato alcun segno di allarme a Taiwan, dove la popolazione è abituata all’attività militare cinese. Nell’agosto 2022, la Cina aveva lanciato esercitazioni a fuoco vivo intorno a Taiwan dopo la visita del presidente della Camera USA, Nancy Pelosi. Quella serie di esercitazioni durò quattro giorni, seguite da ulteriori manovre.