giovedì, 19 Dicembre, 2024
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Progetto ‘A luci accese’: nelle scuole superiori milanesi corsi di educazione affettiva e sessuale

Un accordo siglato tra Comune di Milano e Reckitt Benckiser Healthcare, permetterà agli studenti delle scuole superiori milanesi di accedere a corsi di educazione affettiva e sessuale. Si tratta del progetto ‘A luci accese’, un’iniziativa importante se si pensa che, in base al Report-GEM dell’UNESCO del 2023, l’Italia è tra i sei paesi europei a non aver disposto programmi formali e obbligatori di educazione affettiva e sessuale nelle scuole.

Secondo i risultati del report 2023 dell’Osservatorio Giovani e Sessualità, realizzato da Durex Italia e Skuola.net, questa carenza ha diverse conseguenze sul piano sociale. L’attività di ricerca svolta a livello nazionale ha coinvolto oltre 15mila giovani tra gli 11 e i 24 anni e fornisce una fotografia molto chiara rispetto alle richieste, necessità e comportamenti dei giovani italiani.

I dati a livello nazionale

Dalla ricerca emerge che il 53% dei giovani intervistati non sa riconoscere le principali Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST). L’81% dei giovani ha avuto la prima esperienza sessuale prima dei 19 anni, ma non mancano coloro, l’11%, a cui è capitato prima di aver superato i 13 anni. Inoltre la mancanza di corsi specifici, al quale si aggiunge uno scarso dialogo in famiglia, obbligherebbe i giovani a ricorrere ad altre strade per discutere di educazione sessuale e affettiva: il 45% dei giovani rispondenti si affida a Internet, il 9,3% ai genitori, il 5,5% al medico, il 15,2% agli amici e l’11,9%, in caso di dubbi non sa a chi rivolgersi. Tuttavia, il 94% dei giovani rispondenti vorrebbe l’educazione sessuale e affettiva come materia scolastica obbligatoria o facoltativa. In diversi Paesi europei è già così.

A livello regionale

Quest’anno l’Osservatorio ha voluto dedicare anche un focus specifico sulla città di Milano. I dati, pubblicati anche nel sito web del Comune di Milano, mostrano che nella città emerge una situazione molto simile al panorama nazionale, con un approccio a sessualità e affettività precoce e molto spesso inconsapevole, basato su conoscenze a volte errate e su informazioni non sempre chiare, che determinano però comportamenti a rischio per sé stessi e per gli altri.

Tra i numeri più significativi spicca come 1 giovane milanese su 10 (9,5%) ha il suo primo rapporto sessuale prima di compiere 13 anni, il 47,1% dichiara di ricorrere a Internet per chiarire i dubbi in ambito affettivo e sessuale e la quasi totalità di loro (95,1%) vorrebbe l’educazione affettiva e sessuale come materia scolastica.

Corsi tenuti da professionisti

Il progetto A luci accese, illustrato a Palazzo Marino lo scorso 7 maggio, riguarderà sia la realizzazione della nuova edizione dell’Osservatorio Giovani e Sessualità sul territorio di Milano sia l’introduzione a partire dall’anno scolastico 2024-25 di una proposta di corsi di educazione sessuale e affettiva nelle scuole superiori, rendendo Milano tra le prime città in Italia ad aderirvi. I corsi saranno gratuiti e verranno tenuti da professionisti di Onlus presenti sul territorio, tra le quali ALA Milano. Il percorso verrà stabilito in accordo con i dirigenti scolastici. Verrà realizzato anche un contenuto dedicato ai genitori perché possano accompagnare i figli lungo il percorso.

L’importanza dell’informazione sulle IST

L’assessore comunale allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili, Martina Riva, ha parlato di “un qualcosa che manca nel nostro Paese. Non possiamo più aspettare a portare un progetto strutturato e con informazioni raccolte in modo serio per migliorare la vita affettiva dei nostri ragazzi. È sempre troppo tardi scandalizzarsi quando leggiamo ‘brutti’ articoli di cronaca dovuti al fatto che, oltre ad altri motivi, si riflette troppo poco su cosa sia una relazione sana basata sul consenso, sulla libertà e sul rispetto reciproco. È importante che i ragazzi – ha sottolineato l’assessore Riva – si informino sulle malattie sessualmente trasmissibili (IST) e su tutto quello che completarla sessualità senza imbarazzi e vergogna”.

 

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