Chico Forti, l’imprenditore italiano condannato all’ergastolo negli USA per l’omicidio di un uomo d’affari australiano nel 1998, non è più detenuto nel carcere di Miami, ma è sotto la custodia dell’Agenzia americana per l’immigrazione, in attesa di essere trasferito in Italia. Si prevede che il ritorno in Patria possa avvenire entro due o tre settimane Tuttavia, fonti più prudenti indicano il tempo medio per il trasferimento tra i quattro e i cinque mesi. Forti è stato condannato all’ergastolo in Florida nel 2000 per l’omicidio di Dale Pike, avvenuto il 15 febbraio 1998. Il corpo del 42enne Pike, figlio del defunto albergatore Tony Pike, proprietario del Pikes Hotel a Ibiza, frequentato da celebrità come George Michael e Freddie Mercury, fu rinvenuto a Virginia Key, Miami, il 16 febbraio 1998. La causa della morte furono due colpi di pistola calibro 22 alla nuca. Tony aveva firmato la vendita dell’hotel Pikes a Chico. I due si erano conosciuti a Miami tramite Thomas Knott, vecchio amico di Tony e i due sarebbero in seguito diventati amici intimi.
Demenza da Aids
Tuttavia, a Tony era stata diagnosticata la demenza da Aids nel gennaio 1997, per cui Dale volò da Ibiza a Miami sospettando l’accordo, in quanto riteneva il padre “non mentalmente integro”. Chico Forti raccontò di essersi organizzato per prendere Dale all’aeroporto di Miami. Il volo era in ritardo e Chico sarebbe dovuto andare a prendere il suocero all’aeroporto di Fort Lauderdale, a circa 25 miglia di distanza.
Alla fine i due si incontrarono. Dale chiese di fermarsi a comprare delle sigarette. Fece una telefonata da una cabina telefonica e chiese se Chico potesse accompagnarlo a una festa a Key Biscayne. Chico rifiutò e lasciò Dale al ristorante The Rusty Pelican, dove Pike salì su una Lexus bianca con un autista sconosciuto. Chico disse che non discussero dell’accordo dell’hotel e, inoltre, non disse a sua moglie di essere andato a prendere Dale. Il corpo di Pike fu ritrovato meno di 24 ore dopo.
