sabato, 28 Settembre, 2024
Economia

Grandi banche chiudono i cordoni, le piccole in controtendenza

Lo avevamo detto e scritto in un nostro articolo che il mercato immobiliare sarebbe stato ancora condizionato negativamente, perché le banche sarebbero restate prudenti nel concedere nuovi mutui. E cosi è stato, soprattutto da parte delle grandi banche come dimostrano i dati che si riferiscono al 2023. Ancora una volta si conferma che gli istituti più grandi di fatto sono lontani dalle esigenze di imprese, soprattutto le PMI, e delle famiglie, mentre i più piccoli istituti si mostrano vicini ai territori ed alle comunità, proprio nei momenti di difficoltà.

Infatti complessivamente secondo MutuiSupermarket.it nel 2023 le erogazioni di mutui in Italia sono crollate del 25% con una netta spaccatura tra le grandi banche che hanno ridotto di molto mutui e finanziamenti e quelle di medio-piccola dimensione che invece hanno fatto registrare una crescita dei mutui erogati.

Tanto per fare qualche esempio: Intesa Sanpaolo è passato da 15,1 miliardi a 8,7 miliardi (-47%); Unicredit ha registrato una riduzione di erogazioni da 4 a 1,6 miliardi con un calo del 60%; Bnl da 3,7 a 2,4 ed il gruppo Banco Bpm è sceso da 3,6 a 2,4.

In controtendenza invece tutte le cosiddette banche di prossimità, come le Banche Popolari e le Banche di Credito Cooperativo. Ma anche Credit Agricole (+10%) con 4 miliardi di mutui erogati e Credem (+20%).

Inoltre anche i tassi dei mutui hanno registrato continui aumenti a seguito delle decisioni della BCE, tanto che il tasso variabile a settembre scorso hanno portato il costo del denaro per i mutui anche oltre il 5%.

I grandi istituti, dunque, ancora una volta, da un canto, hanno stretto i cordoni e, dell’altro, hanno aumentato i tassi: “Dopo un 2023 caratterizzato da un rapido e forte aumento di tassi di interesse (con indici Euribor cresciuti di quasi un 2% nei 12 mesi. ndr) e una conseguente contrazione delle erogazioni di mutui per privati e famiglie dell’ordine del 25%, il 2024 è iniziato – secondo i dati di MutuiSupermarket.it – con una domanda che ha mostrato i primi segnali di ripresa, frutto di nuove offerte di mutui a tasso fisso che hanno beneficiato di una sensibile contrazione degli indici Irs avvenuta nell’ultimo trimestre del 2023”

Finalmente dunque una luce, seppure fioca, si intravede in fondo al tunnel.

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