Una delegazione dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) ha visitato la delegazione di Hazoua (governatorato di Tozeur) per conoscere l’attuazione del progetto “bioterritori” programmato nel quadro della cooperazione italo-tunisina. “La scelta della città di Hazoua di realizzare questo progetto si spiega con il fatto che rappresenta una zona biologica modello ed è caratterizzata da un bioclima desertico”, ha spiegato il capo del dipartimento di agricoltura biologica della Commissione regionale per lo sviluppo agricolo, Jalel Chaabani. Ha sottolineato all’Agenzia di stampa TAP che questo progetto, guidato dalla Direzione Generale dell’Agricoltura Biologica del Ministero dell’Agricoltura, si basa sulla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, culturale, sociale e agricolo associato a pratiche biologiche rispettose della natura. A fine maggio è attesa nella regione una delegazione di donatori per verificare lo stato di avanzamento del progetto, la cui seconda fase dovrebbe essere avviata nell’ottobre 2024 e riguarda in particolare un numero significativo di interventi e azioni per aiutare le donne rurali, gli agricoltori e i vari sistemi di produzione biologica di Hazoua.
Sostenere le attività produttive
Va notato che la Commissione Regionale per lo Sviluppo Agricolo (CRDA) di Tozeur comprende uno sportello unico destinato alla divulgazione e al sostegno alla commercializzazione dei prodotti biologici nella regione. Ricordiamo che uno degli obiettivi del progetto “Azioni preliminari per la costituzione dei bioterritori tunisini” consiste nel promuovere iniziative di sviluppo locale a sostegno delle attività produttive, imprenditoriali e di innovazione, al fine di contribuire allo sviluppo di micro, piccole e imprese di medie dimensioni e valorizzare le risorse genetiche e naturali e il know-how locale. Le attività del progetto, avviato il 19 settembre 2022, prevedono in particolare la realizzazione di uno studio di prefattibilità finalizzato alla creazione di “bio-territori” su cinque siti pilota distribuiti in diverse zone bioclimatiche del Paese, vale a dire Hazoua (Tozeur), Majel Bel Abbes (Kasserine), Kesra (Siliana), Haouaria (Nabeul) e Sejnane (Bizerte), secondo l’AICS.