Dalla piattaforma di lancio situata a Wenchang, l’agenzia spaziale cinese CNSA ha dato il via, oggi, alla missione Chang’e-6, un ambizioso progetto mirato all’esplorazione del lato nascosto della Luna. Il lancio è programmato per le 14:57 IST, utilizzando il potente razzo Long March 5 Y8. Questa missione si prospetta come un punto di svolta per il programma spaziale cinese, che cerca di affermarsi in un contesto di accesa rivalità con gli Stati Uniti. Alla luce del trionfale successo della missione del rover lunare cinese del 2019, la CNSA è determinata a realizzare un’impresa ancora più ardita: riportare sulla Terra campioni del suolo lunare. Il programma spaziale cinese ha inoltre delineato tre ulteriori missioni di grande portata, che includono un atterraggio umano sulla superficie lunare e la costruzione di una base permanente, mettendo in evidenza le ambizioni spaziali della nazione. In aggiunta, Chang’e-6 fungerà da vettore per strumenti scientifici provenienti da collaborazioni internazionali, sottolineando così l’importanza e l’interesse globale verso questo progetto.
Rapidi progressi
Dall’avvio della serie di missioni Chang’e nel 2007, la Cina ha compiuto rapidi progressi, accorciando il divario che la separava dai pionieri dell’esplorazione spaziale, gli Stati Uniti e la Russia. L’indagine del lato nascosto della Luna apre le porte a scoperte senza precedenti, offrendo la possibilità di condurre studi inediti e di approfondire la nostra comprensione riguardo l’evoluzione della Luna e del Sole. È probabile che i campioni prelevati da queste regioni ancora vergini differiscano da quelli raccolti nelle missioni precedenti. Con l’obiettivo di stabilire una presenza umana sulla Luna entro il 2030, di esplorare Marte con veicoli automatizzati e di lanciare tre sonde lunari nei prossimi quattro anni, la Cina sta manifestando il suo forte impegno e la sua determinazione nell’ambito dell’esplorazione spaziale.