Rinnovabili, efficienza energetica, uscita progressiva dai fossili, biodiversità, ricerca per il nucleare di nuova generazione, fusione, economia circolare, materie prime critiche e biocarburanti. Sono questi i temi trattati durante l’apertura, nella giornata di ieri, dei lavori della sessione plenaria del G7 Clima, Energia e Ambiente, a Venaria Reale (Torino). Nel corso dell’evento, si sono svolte due sessioni di lavoro dedicate al Clima e all’Energia, mentre nel pomeriggio si è svolta la sessione dedicata al tema dell’ambiente, che ha concluso la prima giornata dei lavori. Una nuova riunione plenaria di tutti i ministri aprirà la giornata di oggi e oltre ai rappresentanti ministeriali di Italia, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, sarà presente la Commissione europea con i Commissari all’Energia Kadri Simson, al Clima Wopke Hoekstra e all’Ambiente Virginijus Sinkevicius. “Abbiamo un accordo per abbandonare il carbone nella prima metà degli anni 2030″, ha affermato il ministro inglese delle rinnovabili e del nucleare, Andrew Bowie. “E’ un accordo storico che non siamo riusciti a raggiungere alla Cop 28. Il fatto che i Paesi del G7, seduti ad un tavolo, abbiano dato un segnale al mondo, che noi economie avanzate siamo pronte ad abbandonare il carbone nella prima metà del 2030 è incredibile”, ha aggiunto il ministro nel corso della plenaria.
Grande responsabilità verso i cittadini
Sul tema decarbonizzazione e cambiamento climatico ha preso parola anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin: “Abbiamo una grande responsabilità verso i nostri cittadini, verso i Paesi più vulnerabili e verso il Pianeta. Siamo nel pieno di due conflitti che si innestano su crisi globali. La comunità internazionale attende un nostro messaggio”. “Il G7 – ha detto il ministro – è la sede giusta dove programmare azioni per una più efficace lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento e per una transizione energetica giusta, inclusiva e sostenibile”. “Il più sentito ringraziamento – ha aggiunto Pichetto – va tutti i nostri esperti dei gruppi tecnici che in questi mesi hanno lavorato per fare di questo G7 Clima, Energia e Ambiente un successo sul quale costruire traguardi futuri ancora più ambiziosi. Per affrontare le sfide della sicurezza energetica, del cambiamento climatico e della tutela dell’ambiente ci sono tre priorità: concretezza, cooperazione in particolare con l’Africa, un approccio pragmatico e non ideologico secondo il principio di neutralità tecnologica”.
Cooperazione con l’Africa
Sulla cooperazione con l’Africa, il Ministro ha sottolineato la necessità di “costruire, secondo lo spirito del Piano Mattei, partenariati di tipo non predatorio, sostenendo i più vulnerabili nell’adattamento agli effetti del cambiamento climatico e favorendo quell’accesso all’energia pulita e sostenibile che oggi è negato al 43% degli abitanti del continente”. Il Ministro ha poi salutato tutte le delegazioni presenti e ha voluto ringraziare “le istituzioni e la cittadinanza del comune di Venaria, della città di Torino e la Regione Piemonte per la loro straordinaria ospitalità e collaborazione”. Pichetto, in seguito, ha affrontato il tema dell’agenda Onu 2030: ”A livello mondiale sono molte le difficoltà per raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030 ma sono difficoltà che valgono per tutti. Certamente in un momento in cui vi sono ancora guerre che incidono sulle scelte dei vari Paesi è giusto nutrire una certa preoccupazione. Questo non vuol dire abbassare la guardia: noi dobbiamo comunque perseguire con il massimo della determinazione quelli che sono gli obiettivi dell’agenda. L’Italia lo fa, naturalmente, con un ragionamento che riguarda la compatibilità rispetto alla nostra condizione Paese”.
Biocarburanti e decarbonizzazione
Pichetto Fratin ha ribadito durante la plenaria di aver già affrontato negli scorsi giorni il tema dei biocarburanti sostenibili e del contributo fondamentale che può dare al processo di decarbonizzazione, soprattutto in un periodo storico dilaniato dalle guerre, nel corso del Forum Internazionale di Torino sui Biocarburanti Sostenibili organizzato dal Mase. ”I biocarburanti sostenibili – ha aggiunto – possono e devono fornire un contributo fondamentale alla decarbonizzazione del settore trasporti a livello globale, portando significativi benefici: maggiore sicurezza energetica, facilità di integrazione negli attuali sistemi di logistica, stoccaggio e distribuzione del carburante nonché utilizzazione nei veicoli esistenti, promozione di una logica di economia circolare e creazione di valore per le comunità locali, favorendo pratiche agricole e forestali sostenibili”. ”Occorre introdurre e attuare – ha detto- tutte le soluzioni, in ottica di neutralità tecnologica, per decarbonizzare tutti i settori dei trasporti: aereo, marittimo e stradale. In tale contesto, i biocarburanti sostenibili sono tra i principali pilastri della decarbonizzazione del settore trasporti, insieme all’elettrificazione, all’efficienza energetica e agli altri carburanti sostenibili. Non possiamo più aspettare”. Il Forum è stato anche occasione per l’industria, le associazioni di categoria e gli enti di ricerca e sviluppo, per presentare ai ministri del G7, compresi quelli dei Paesi ospiti della presidenza italiana del G7, una dichiarazione congiunta, firmata da oltre 70 aziende, volta a sottolineare il ruolo dei biocarburanti sostenibili in tutti i settori dei trasporti, promuovendo la sostenibilità ambientale, l’innovazione, gli aspetti sociali e la creazione di valore per le comunità locali.