Il ministro della Giustizia algerino, Abderrachid Tabi, ha affermato che la riforma globale e la modernizzazione della giustizia, così come l’ancoraggio della giustizia digitale, rientrano tra le principali priorità del presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune.Nel suo discorso di apertura della cerimonia celebrativa del 60° anniversario dell’insediamento della Corte Suprema, da lui presieduta, Tabi ha sottolineato anche la preoccupazione del presidente della Repubblica di “dare alla Giustizia tutte le strutture in grado di consentirle di affrontare le sfide che il mondo di oggi si trova ad affrontare con i suoi cambiamenti frenetici e complessi.” Questo interesse “esige che i magistrati ascoltino le preoccupazioni dei cittadini, garantiscano la loro sicurezza giuridica e risolvano le loro controversie entro termini ragionevoli, garantendo loro il diritto a un giusto processo e all’equità, oltre al fatto di diffondere serenità nella società e gestire, con professionalità, casi emergenti caratterizzati dalla loro varietà e complessità”.
Un lavoro incessante e diligente
“La magistratura è la leva di ogni trasformazione della società e il regolatore di tutte le sue interazioni. L’ampliamento dell’ambito delle pratiche giudiziarie e la loro tendenza alla diversità e alla specializzazione richiedono un lavoro incessante e diligente per una maggiore autonomia e una migliore padronanza degli strumenti moderni”, ha aggiunto. Il ministro della Giustizia ha inoltre indicato come “la giustizia elettronica è una fase cruciale della giustizia digitale che richiede la combinazione di tutti gli sforzi per tenere il passo con la rapida evoluzione della giustizia digitale nel mondo e arricchire il lavoro giudiziario”, rilevando che la Corte suprema “è impegnata in questo approccio nazionale attraverso il suo diligente lavoro nella digitalizzazione”.