Le autorità irachene sono attualmente impegnate in un’indagine approfondita sull’assassinio dell’influencer Ghufran Mahdi Sawadi, tragicamente avvenuto nella capitale, Baghdad. Nota al pubblico come “Um Fahad”, Sawadi aveva acquisito notevole fama su piattaforme social come TikTok e Instagram. Il suo tragico omicidio, avvenuto nel quartiere di Zayoona, segue di poco la morte dell’esperto di sicurezza Hisham al-Hashimi, ucciso nell’anno 2020. Il quartiere di Zayoona, che in passato era considerato una zona di grande prestigio, si trova ora a dover affrontare la presenza di leader di varie milizie. Sawadi non rappresenta un caso isolato, poiché anche la nota attivista transgender Noor Alsaffar è stata vittima di un omicidio. Un residente del luogo ha scoperto il corpo senza vita di Sawadi all’interno della sua automobile.
Ruolo significativo
Gli influencer in Iraq svolgono un ruolo significativo che va ben oltre la semplice promozione commerciale di prodotti; essi infatti prendono parte attiva anche in eventi ufficiali organizzati dal governo. Un episodio che ha suscitato numerose polemiche è stato il video di un influencer durante la celebrazione dell’anniversario dell’aeronautica militare. Il Ministero della Difesa iracheno ha espressamente manifestato il proprio supporto all’utilizzo degli influencer come strumento di comunicazione strategica. Sawadi aveva ricevuto condanne per avere pubblicato contenuti considerati osceni sui social media. In risposta a varie questioni sociali, il parlamento iracheno ha deciso di inasprire le leggi riguardanti la prostituzione e ha istituito sanzioni severe per le relazioni omosessuali, nonostante le numerose critiche internazionali per le potenziali violazioni dei diritti umani. Rasha Younes, ricercatore presso Human Rights Watch, ha espresso una forte condanna nei confronti di questa legge, ritenendola un grave e inaccettabile attacco contro i diritti fondamentali dell’individuo.