Stando alle dichiarazioni da entrambi i paesi in guerra, finora sarebbero morti circa 1 milione di soldati. La Russia sostiene di aver ucciso 500mila ucraini, mentre l’Ucraina dichiara di aver ammazzato 461.940 russi dal 24 febbraio 2022. Stando alle cifre fornite dall’esercito ucraino la Russia ha perso anche 7.242 carri armati, 13.928 veicoli corazzati da combattimento, 15.892 veicoli e serbatoi di carburante, 11.808 sistemi di artiglieria, 1.048 sistemi di razzi a lancio multiplo, 771 sistemi di difesa aerea, 348 aerei, 325 elicotteri, 9.439 droni, 26 navi e barche e un sottomarino.
Biden: subito armi all’Ucraina
Il Presidente Biden, promulgando la legge che garantisce miliardi di dollari di nuovi aiuti all’Ucraina ha detto che “in poche ore” gli Stati Uniti inizieranno a inviare attrezzature per la difesa aerea, missili, munizioni per artiglieria e veicoli blindati. “Gli Stati Uniti non si piegano a nessuno men che meno a Putin – ha aggiunto il capo della Casa Bianca – e non permetto ai tiranni di vincere e non lasciano i loro alleati da soli”. Poi ha detto: “se Putin attaccasse un alleato della Nato, non avremmo altra scelta che intervenire in suo aiuto.” Il Presidente ucraino Zelensky, da parte sua, ha ringraziato per gli aiuti e ha sottolineato che ora “la chiave ora è la velocità. La velocità di attuazione degli accordi con i partner sulla fornitura di armi per i nostri guerrieri. La velocità con cui si eliminano tutti i piani russi per eludere le sanzioni. La velocità nel trovare soluzioni politiche per proteggere le vite dal terrorismo russo.”
Dal Cremlino, infine, rispondono che se aumenterà la gittata dei missili in dotazione all’Ucraina la Russia espanderà ulteriormente la sua “zona cuscinetto” nel Donbass. E riguardo le manovre Nato in Finlandia, ai confini della Russia, Mosca avverte “che potrebbero aumentare possibili incidenti” e quindi “senza ogni dubbio, verranno prese tutte le misure necessarie di natura politica, militare e tecnica per contrastare le minacce alla capacità di difesa del nostro Paese”.
Arrestato vice ministro russo
Dall’altro fronte il ministero della Difesa russo, Sergej Shoigu, sostiene che l’esercito russo ha colpito un impianto di produzione di droni in Ucraina. Il ministero non ha fornito ulteriori dettagli sull’attacco, aggiungendo che è stato preso di mira anche un deposito di carburante dell’esercito. Così come “unità delle truppe aviotrasportate della Guardia di Ivanovo del raggruppamento “Sud”, supportate dall’aviazione e dall’artiglieria, hanno preso d’assalto una roccaforte delle forze armate ucraine alla periferia dell’abitato di Chasiv Yar, a ovest di Bakhmut, nella regione di Donetsk. “Il nemico è fuggito – riferisce il ministro russo – lasciando dietro di sé feriti e uccisi. Alcuni militanti hanno deposto le armi e si sono arresi”. Mentre gli ucraini sostengono che i droni del servizio di sicurezza SBU hanno colpito due depositi di petrolio di proprietà della Rosneft contenenti 26.000 metri cubi di carburante nella regione di Smolensk. Quanto all’arresto del viceministro della Difesa, Timur Ivanov, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha dichiarato che le accuse di “tradimento” sono soltanto “voci”. “Ci sarà un’inchiesta – ha detto Peskov – e ora c’è solo speculazione. Dobbiamo affidarci alle informazioni delle autorità investigative e alla fine, ovviamente, alla decisione della Corte”. Ivanov è stato arrestato, ufficialmente perché sospettato di aver accettato una tangente.
Accordi Scholz e Sunak
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Rishi Sunak hanno annunciato una maggiore cooperazione in materia di difesa tra i loro Paesi. “In termini pratici, stiamo realizzando tutta una serie di progetti con il Regno Unito”, come “un nuovo sistema di artiglieria e il carro armato Boxer”, l’iniziativa ‘European Sky Shield’ e l’aereo da caccia Eurofighter, ha detto Scholz in conferenza stampa con Sunak a Berlino. A sua volta, Sunak ha affermato che il Regno Unito e la Germania hanno “assunto maggiore responsabilità per la nostra sicurezza collettiva e oggi stanno andando ancora oltre aprendo un nuovo capitolo nelle relazioni di sicurezza tra le nostre due nazioni”. I due paesi collaboreranno non solo per aumentare i rapporti di difesa, ma anche contro la criminalità organizzata e per lo sviluppo economico reciproco. Quanto all’invio di missili Taurus all’Ucraina da parte della Germania il Cancelliere Scholz, a puntuale domanda in conferenza stampa, ha dichiarato “la mia decisione non è cambiata”.