lunedì, 16 Dicembre, 2024
Attualità

Accordo tra Algeria, Tunisia e Libia sull’immigrazione

I presidenti di Tunisia, Algeria e Libia, Kais Saied, Abdelmadjid Tebboune e Mohamed Menfi, hanno concordato di rafforzare la cooperazione economica tra i tre Paesi e di coordinare gli sforzi per proteggere la sicurezza delle frontiere dai pericoli della migrazione irregolare e dalle manifestazioni della criminalità organizzata. Secondo la dichiarazione finale congiunta del vertice tripartito tenutosi ieri sera nella capitale tunisina, i leader di Tunisia, Algeria e Libia hanno sottolineato la necessità di stabilire importanti progetti e investimenti congiunti, in particolare nella produzione di grano e nella desalinizzazione dell’acqua di mare.

I tre paesi si sono inoltre impegnati a stabilire una linea marittima regolare che colleghi Algeria, Tunisia e Libia, al fine di sviluppare le reti di trasporto terrestre, facilitare la circolazione di persone e merci e attuare il progetto di interconnessione elettrica tra i tre paesi. Tra le principali questioni su cui si sono basati i colloqui c’è il fenomeno dell’immigrazione clandestina di cui soffrono i tre Paesi.

Gruppi di lavoro congiunti

I tre leader hanno concordato di unificare posizioni e discorsi nei confronti dei diversi Paesi interessati dall’immigrazione irregolare nel Mediterraneo settentrionale e nel Sahara. Hanno concordato anche di formare gruppi di lavoro congiunti incaricati per coordinare gli sforzi per proteggere la sicurezza delle frontiere comuni dai rischi e dalle conseguenze della migrazione irregolare e di altre manifestazioni della criminalità organizzata secondo un approccio partecipativo.

Si tratta del primo incontro di questo tipo tra i tre presidenti dei paesi del Maghreb, che hanno concordato di tenere un incontro consultivo ogni tre mesi, al fine di rafforzare le relazioni tra i loro paesi a tutti i livelli e coordinare i quadri di partenariato e cooperazione. A questo primo incontro hanno partecipato i ministri degli Esteri dei tre paesi, nonché consiglieri politici, militari e di sicurezza. Il forum ha inoltre affrontato gli sviluppi nella Striscia di Gaza e nei suoi dintorni, l’importanza di raggiungere un cessate il fuoco immediato, fornire maggiori aiuti umanitari e di soccorso al popolo palestinese e riprendere il processo di pace per attuare la soluzione dei due Stati e raggiungere stabilità e sicurezza nella regione.

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