La transizione ecologica richiede sempre più nuove competenze e nuove professionalità nel settore dei servizi pubblici. Per questo, Utilitalia, federazione che riunisce le “Aziende speciali” operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, ha organizzato ieri a Torino un convegno per il fare il punto della situazione e offrire nuove prospettive alle aziende e agli enti di formazione. L’evento, infatti, ha avuto la collaborazione di Smat – Società metropolitana acque Torino, che ha ospitato l’incontro nella sua sede insieme al Politecnico di Torino e l’Università Bocconi di Milano. L’iniziativa si svolge nell’ambito degli appuntamenti della “Planet Week”, la settimana organizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica assieme a Connect4Climate di Banca Mondiale che, coinvolgendo associazioni e aziende dei Servizi Pubblici, ha programmato più di sessanta appuntamenti sul territorio piemontese fino al 28 aprile; le iniziative sono divise in cinque principali aree tematiche: Economia Circolare, Energie Rinnovabili, Azione Climatica e Acqua.
Necessario lavorare sul mercato del lavoro
L’obiettivo degli eventi è “avvicinare la cittadinanza all’appuntamento internazionale del G7 Clima, Energia e Ambiente, previsto dal 28 al 30 aprile 2024 alla Reggia di Venaria Reale. “Abbiamo un ruolo importante – ha spiegato il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – perché c’è bisogno di nuove competenze, nuove professionalità e anche percorsi di nuova formazione per i lavoratori delle nostre aziende. Abbiamo, infatti, oltre 100mila addetti impegnati nelle nostre associate. Bisogna poi lavorare sul mercato del lavoro che faciliti l’ingresso di queste nuove figure e il loro mantenimento dentro le aziende ma non dobbiamo dimenticare che occorrono anche professionalità tradizionali che in questo momento sono difficili da reperire”.
Adeguarsi alle necessità che derivano dai cambiamenti
Gli istituti di formazione hanno quindi un ruolo fondamentale, soprattutto le università che devono avere con le aziende un dialogo continuo. “Il ruolo degli atenei – ha dichiarato Mariachiara Zanetti, Vice Rettore del Politecnico di Torino – è quello di comprendere le esigenze delle aziende, capire quali sono le nuove sfide che si profilano e fornire ai nostri studenti una formazione dedicata. Abbiamo introdotto, per esempio, nel corso di laurea di ingegneria per l’ambiente e territorio, un nuovo orientamento che riguarda l’industria sostenibile, perché la sfida della transizione riguarda in primis proprio le industrie e le aziende quindi noi formiamo degli studenti dedicati a risolvere i problemi che questo tema pone”. Anche il presidente di Smat, Paolo Romano, ha commentato: “Per le aziende che erogano servizi pubblici locali è determinante poter aggiornare le infrastrutture e le organizzazioni interne per adeguarsi alle necessità che derivano dai cambiamenti climatici. Dobbiamo migliorare il metodo di lavoro interno. Abbiamo voluto affrontare con Utilitalia questo tema che è determinante per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei nostri servizi”.