Hossein Amirabdollahian, Ministro degli Esteri iraniano, ha ridimensionato l’attacco ricevuto a opera di Israele, paragonando le armi utilizzate a semplici giocattoli. Durante un’intervista concessa a margine di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. ha sottolineato che l’Iran non intraprenderà azioni a meno di un attacco significativo da parte di Israele, avvertendo, tuttavia, che il Paese è pronto a rispondere con misure immediate e severe in caso di aggressioni.
Il 1° aprile un raid aereo israeliano su Damasco aveva ucciso sette cittadini iraniani. La risposta dell’Iran è stata il lancio di oltre 300 missili e droni verso Israele. Un attacco che non ha arrecato danni significativi grazie all’efficace sistema di difesa israeliano e alleato. È stata la prima volta che Teheran conduceva un attacco militare aperto contro Israele. Amirabdollahian ha evidenziato la scelta di evitare i civili, mirando invece a obiettivi militari.
Massima moderazione
L’amministrazione Biden ha invitato Israele a esercitare la massima moderazione per prevenire una guerra. Recenti bombardamenti israeliani hanno colpito un aeroporto militare a Isfahan, in Iran, senza provocare danni agli impianti nucleari né vittime. La Casa Bianca esorta alla calma. Biden ha accusato l’Iran di sostenere Hamas nell’attacco del 7 ottobre contro Israele. Amirabdollahian critica aspramente Netanyahu, accusandolo di mettere i bastoni tra le ruote ai negoziati sugli ostaggi con richieste irragionevoli dopo il fallimento di sconfiggere Hamas a Gaza. L’accusa è che la violenza israeliana si sia rivolta a donne e bambini e che ora stiano cercando ai tavoli negoziali quello che non sono riusciti a ottenere in battaglia. Amirabdollahian rimane ottimista su un possibile accordo sugli ostaggi, con Hamas aperto al rilascio nell’ambito di un’intesa umanitaria.