lunedì, 30 Dicembre, 2024
Giovani

Il 90% dei giovani si fida del sistema educativo

Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e la presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, hanno presentato la prima rilevazione dell’Indice di Fiducia dei Giovani. Questo studio del Consiglio Nazionale dei Giovani analizza 15 indicatori chiave per monitorare le percezioni dei giovani italiani sui vari aspetti della loro vita quotidiana. L’indice, che verrà aggiornato bimestralmente, fornisce un quadro complessivo della fiducia dei giovani italiani (18-34 anni), attualmente pari al 69,2%, considerato di livello medio. È interessante notare che nella fascia di età 18-24 anni, l’indice raggiunge il 71,7%, che indica un livello di fiducia alto. I dati evidenziano che i giovani mostrano prevalentemente sentimenti positivi (53%), sebbene siano presenti anche emozioni di tristezza e rabbia. Inoltre, il 53% dei giovani ha una visione ottimista dei prossimi anni. Un considerevole 90% del campione esprime fiducia verso il sistema educativo, della scuola e università italiane, e la maggioranza si mostra ottimista (+13%) riguardo il futuro delle condizioni socioeconomiche.

Lavoro e famiglia

Tuttavia, la ricerca ha anche rivelato che 7 giovani su 10 trovano gli stipendi e il bilanciamento tra vita lavorativa e privata inadeguati. Inoltre, la stabilità lavorativa (95%) e il supporto familiare (96%) sono percepiti come essenziali per completare gli studi e per le scelte di vita fondamentali. L’attività fisica si conferma un elemento cruciale per il benessere psicologico e sociale (97%) e fisico (98%), con 4 giovani su 5 che praticano sport con buona frequenza. Anche la cultura (85%) gioca un ruolo importante, specialmente tra i più giovani, per il benessere complessivo. Per il 47% dei giovani la condizione degli uomini nella società è nettamente migliore di quella delle donne. Il 76% dei giovani mostra una fiducia solida nell’Unione Europea, un dato significativamente superiore rispetto agli over 55. Inoltre, l’intelligenza artificiale (+ 42%) viene vista positivamente, soprattutto dai giovani adulti tra i 18 e i 24 anni (+60%).

“Uno strumento fondamentale”

“La presentazione di questa indagine sulla fiducia dei giovani italiani è uno strumento fondamentale per la pianificazione delle nostre attività e si combina molto bene con le valutazioni di impatto generazionale che il Consiglio dei ministri ha varato il mese scorso – spiega Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani -. I dati che abbiamo visto sono dei sensori che consentono di comprendere lo stato d’animo dei giovani nella comparazione intergenerazionale e di capire come orientare gli strumenti legislativi e le politiche relativamente ai temi della famiglia, lavoro, formazione, imprenditorialità, accesso al credito, salute, benessere e casa. Sono tutti elementi ai quali dobbiamo dare una modalità di lavoro e di interfaccia che deve essere metodologicamente più strutturata. Questa ricerca, in chiave dinamica, va esattamente in questa direzione e nel tempo, saremo in grado di comprendere, anche sulla base delle scelte che facciamo e dei suggerimenti che ci arrivano, il livello della percezione della fiducia”.

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