L’Assemblea legislativa ha dato il via libera al rinnovo di un fondamentale strumento legislativo di sorveglianza, con un’approvazione ottenuta grazie a 273 voti positivi contro i 147 che si sono espressi in maniera contraria. Tale decisione è arrivata dopo il dissenso manifestato da un gruppo di diciannove membri del partito conservatore, un disaccordo che in precedenza aveva impedito l’approvazione del provvedimento stesso. Membri sia del partito Repubblicano che di quello Democratico hanno espresso il loro sostegno alla misura, nonostante un emendamento riguardante il mandato di sorveglianza sia stato respinto con uno scarto minimo di voti. In seguito ad un’intesa raggiunta con il presidente della Camera, Mike Johnson, si è deciso di ridurre il periodo di riautorizzazione a soli due anni.
Eventuali modifiche
Questa modifica consentirebbe all’ex presidente Trump di apportare eventuali modifiche alla legislazione, qualora dovesse tornare al comando del paese. Johnson ha concesso la possibilità di accedere ai documenti confidenziali e ha accettato l’emendamento proposto da Biggs, il quale prevede l ‘obbligatorietà di ottenere un mandato giudiziario specifico per la sorveglianza dei cittadini statunitensi. Il rappresentante Davidson,esprimendosi dopo il voto, ha manifestato un cauto ottimismo riguardo alla situazione. La proposta di legge, quindi, procederà ora verso il Senato, dove deve essere discussa prima della scadenza fissata per il 19 aprile, relativa alla Sezione 702 del ‘Fisa’. Nonostante si prevedano alcuni ostacoli al Senato, il risultato positivo ottenuto alla Camera si pone come un precedente significativo in vista dell’imminente incontro tra Johnson e Trump nella residenza di Mar-a-Lago.