Cala il fatturato dell’industria a gennaio. Al netto dei fattori stagionali, si stima un calo congiunturale sia in valore (-3,1%) sia in volume (-2,6%). Lo comunica l’Istat rilevando che si registrano diminuzioni della stessa intensità per valori e volumi ( 2,4%) sul mercato interno e flessioni più accentuate dei valori (-4,5%) rispetto ai volumi (-2,8%) sul mercato estero. Su base tendenziale, a gennaio 2024, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, cala sia in valore (-3,6%) sia in volume (-1,8%), con diminuzioni del 3,4% sul mercato interno (-1,6% in volume) e del 3,9% sull’estero (-2,6% in volume).
Una crisi difficile
I dati pubblicati dall’Istat relativi al mese di gennaio 2024 parlano di un settore industriale che sta attraversando un periodo difficile. Scorrendo i dati, il fatturato ha subìto un netto calo sia in valore (-3,1%) che in volume (-2,6%), al netto dei fattori stagionali. Un calo che è stato osservato sia sul mercato interno (-2,4% in valore e -2,4% in volume) che in quello estero, con una contrazione ancora più marcata dei valori (-4,5%) rispetto ai volumi (-2,8%). Chiaramente, spiega l’Istituto di statistica, questo ultimo dato va letto alla luce di una situazione internazionale sempre più complessa e che si protrae da ormai molti mesi, in particolare con le minacce degli Houthi nel mar Rosso che portano sempre meno cargo ad attraccare nei nostri porti, essendo rischioso il passaggio per il canale di Suez.
Mentre l’industria vacilla, i servizi sembrano essere l’unico settore a rimanere solido e in leggero aumento. Infatti, a gennaio, i servizi hanno registrato un aumento congiunturale sia in valore (+1,6%) sia in volume (+1,7%), fornendo un po’ di sollievo in un contesto altrimenti grigio.
L’ultimo trimestre
Guardando al trimestre novembre 2023-gennaio 2024, la situazione si conferma difficile per l’industria. Nonostante un modesto aumento in volume (+0,4%), il fatturato ha continuato a scendere in valore (-0,7%). In contrasto, i servizi anche nel trimestre hanno mantenuto un andamento positivo, registrando incrementi sia in valore (+0,8%) sia in volume (+0,7%).
Analizzando le tendenze a lungo termine, a gennaio 2024, il fatturato dell’industria ha continuato a scendere, con una decrescita sia nel valore (-3,6%) sia nel volume (-1,8%). Questi dati, corretti per gli effetti di calendario, riflettono una diminuzione sia sul mercato interno (-3,4% in valore e -1,6% in volume) sia su quello estero (-3,9% in valore e -2,6% in volume), tenendo conto dei 22 giorni lavorativi rispetto ai 21 di gennaio 2023. Nel frattempo, i servizi hanno continuato a mostrare una crescita, con incrementi tendenziali del 3,6% in valore e del 3,8% in volume.
Inizio di anno in salita
Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione nazionale consumatori, ha espresso il suo sconcerto di fronte alla situazione: “Una Caporetto. Un pessimo inizio d’anno. Il 2024 comincia nel peggiore dei modi”. Dona ha sottolineato la mancanza di dati positivi in tutti gli aspetti analizzati, evidenziando la gravità della situazione: “Non c’è un dato che sia positivo, né congiunturale né tendenziale, né in valore né in volume, né interno né estero. Insomma, peggio di così non si può”.